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PERUGIA - ''La giunta regionale si attivi presso il Governo affinche' faccia proprie le iniziative normative utili a ripristinare il naturale collegamento tra territorio di appartenenza e singole nascite''. E' quanto chiede, attraverso una mozione, il capogruppo Udc in consiglio regionale, Sandra Monacelli, che invita anche la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica ''a dare rapido seguito all'iter legislativo concernente le proposte di legge in materia di registrazione delle nascite nel comune di residenza dei genitori''. ''Negli ultimi decenni, - scrive Monacelli - si sono assicurati migliori e uniformi livelli di assistenza e di sicurezza sanitaria a favore delle mamme e dei neonati, ma non sono stati risolti alcuni inconvenienti di tipo burocratico. L'esigenza di assicurare la migliore assistenza sanitaria possibile, oltre a quella di contenimento dei costi - sottolinea la Monacelli - ha portato ad accentrare innaturalmente le nascite, in passato sempre sparse su tutto il territorio, fino a circoscrivere tale possibilita' solo ad alcuni grandi comuni. Anche in Umbria - ricorda Monacelli - tale situazione, aggiunta alla razionalizzazione della rete ospedaliera e dei punti nascita, sta comportando il verificarsi di questo fenomeno e quindi della progressiva scomparsa delle registrazioni di nascita nei comuni privi di ospedali predisposti allo scopo, cosi' un gran numero di cittadini, da anni, risulta nato in un luogo diverso da quello di origine dei genitori, in un luogo di fatto estraneo ad eventi della propria adolescenza, crescita, dimora e spesso anche attivita' lavorativa''. Per la Monacelli e', quindi, ''opportuno ripristinare il forte collegamento naturale tra territorio di appartenenza e singola nascita, solo occasionalmente e per pochi giorni interrotto, al fine di conseguire condizioni di salute piu' sicure e prevedendo la possibilita' che sui registri dello stato civile e sulle conseguenti certificazioni sia correttamente indicato, come luogo di nascita, quello della comunita' in cui ogni nuovo individuo e' effettivamente incardinato. Per tutelare il diritto della persona al riconoscimento del luogo di origine della propria famiglia va data la possibilita' di indicare all'atto di dichiarazione della nascita il luogo elettivo, vale a dire la residenza dei genitori invece del luogo effettivo, assicurando cioe' alle sale parto una sorta di extraterritorialita'''. Condividi