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PERUGIA - La Giunta regionale dell'Umbria, su proposta dell'assessore allo sviluppo economico Gianluca Rossi, ha approvato un disegno di legge che modifica ed integra l'attuale legge regionale (L.R. n. 24/'97) in materia di cooperazione. Lo riferisce un comunicato dell'ente. ''La Regione Umbria - ha detto Rossi - ha sempre considerato la cooperazione una componente rilevante per la crescita economica e sociale del territorio. Da qui la necessita' di disporre di uno strumento legislativo piu' adeguato, che aiuti concretamente la competitivita' dell'impresa cooperativa sui mercati, pur mantenendone l'identita'''. Le modifiche offrono un ''quadro normativo di principio, dinamico e flessibile'', lasciando poi alla programmazione regionale l'individuazione degli strumenti di attuazione. In particolare la nuova normativa sostituisce l'Art. 1 con due nuovi articoli per dare maggiore rilevanza al ruolo della cooperazione, evidenziando lo scopo mutualistico del settore ed il principio della intergenerazionalita' nel capitale umano ed economico dell'impresa cooperativa. I cambiamenti apportati agli art. 2 e 3 riguardanti la Consulta regionale della cooperazione ed i suoi compiti, hanno l'obiettivo di arrivare ad una maggiore semplificazione (con una riduzione da 6 a 3 membri) e di rafforzarne le competenze. La Consulta potra' formulare proposte ed indirizzi anche in materia di azioni positive per l'inserimento lavorativo in ambito cooperativo di persone e categorie svantaggiate. Un nuovo articolo prevede inoltre che la Conferenza regionale abbia cadenza almeno quinquennale, allo scopo di favorire il confronto sulle politiche di sviluppo delle imprese cooperative nell'economia umbra e rafforzare i rapporti fra cooperazione, soggetti istituzionali e parti sociali. Gli interventi a sostegno e sviluppo del settore (Art.5) saranno attivati nell'ambito degli strumenti della programmazione regionale, nazionale e comunitaria e, in particolare per quanto riguarda il sostegno delle cooperative che operano nei settori extra-agricoli, nel Programma regionale per lo sviluppo, innovazione e competitivita' del sistema produttivo regionale (L.R. 25/2008). Gli interventi sono finalizzati a favorire l'accesso al credito, la nascita di nuove imprese cooperative, l'integrazione e la creazione di reti stabili di imprese cooperative e la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale nonche' il trasferimento e l'innovazione tecnologica. All'articolo 8 e' previsto un contributo regionale a sostegno delle attivita' di studio e di ricerca sulla cooperazione, attraverso la collaborazione tra Agenzia Umbria Ricerche, Camere di Commercio e Centrali Cooperative al fine di supportare la programmazione e gli interventi regionali rivolti al settore, assicurare agli organismi pubblici e privati informazioni e dati e monitorare gli effetti degli interventi pubblici. Nell'art. 10 si specifica che la promozione sui mercati dei soggetti operanti nel settore della cooperazione e' parte delle politiche regionali di internazionalizzazione, come parte integrante del complesso delle politiche messe in atto dalla Regione a sostegno del sistema produttivo umbro. ''La cooperazione - ha affermato l'assessore Rossi - e' un'importante componente dell'economia e del tessuto sociale e culturale dell'Umbria, dove si e' sviluppato un movimento cooperativo variegato e vivace, capace di dare contributi significativi alla produzione e all'occupazione. Il ruolo economico della cooperazione e' stato in molti casi decisivo per la crescita e lo sviluppo di aree geografiche e ambiti di attivita' altrimenti non dotati di vere e proprie opportunita'. Il disegno di legge, gia' sottoposto alla partecipazione delle Centrali Cooperative e dei sindacati - ha concluso l'assessore, e' stato inviato alla competente commissione del Consiglio regionale per la definitiva approvazione''. Dal ''Rapporto sulle cooperative umbre'' (presentato da Unioncamere Umbria di Terni nel 2008 nell'ambito della Conferenza regionale sulla cooperazione) a dicembre 2007 erano iscritte in Umbria 1.573 imprese cooperative, di cui 1.156 attive. Da uno studio basato su 412 imprese cooperative, con bilanci formali della loro attivita' regolarmente presentati per tre anni, valore della produzione superiore a 5 mila euro e con almeno un addetto, e' emerso l'impegno di 19.700 operatori. Un numero di produttori pari al 5,2% dell'occupazione regionale totale. Nel 2006 (anno per il quale sono disponibili 494 bilanci) si evince che le cooperative contribuiscono con 500 milioni di euro di valore aggiunto, pari al 3% del valore aggiunto complessivo dell'Umbria. Condividi