GUBBIO - I contenuti ed i motivi del ricorso diretto alla Commissione europea in merito alla realizzazione del gasdotto “Rete Adriatica Brindisi-Minerbio” sono stati i temi della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina, presso la sala degli Affreschi del Comune di Gubbio, alla presenza della sindaco Maria Cristina Ercoli, dell’assessore Lucio Panfili, del presidente del Comitato No Tubo Aldo Cucchiarini, dell’assessore della provincia di Pesaro e Urbino Tarcisio Porto, del consigliere della Provincia di Perugia Luca Baldelli, di Mauro Furlani presidente della federazione Pro Natura e di Paolo Zambrini per Arcicaccia. Presenti in sala anche rappresentanti di Comitati e del Forum per l’Ambiente di Gubbio. «Come amministrazione comunale – ha precisato la sindaco Ercoli in apertura della conferenza stampa – abbiamo aderito al ricorso presentato alla Commissione europea perché riteniamo doveroso attribuire grossa importanza ad una situazione che se dovesse andare in porto sconvolgerebbe le caratteristiche del territorio. Esprimiamo viva soddisfazione per i numerosi enti, associazioni e comitati che hanno seguito le problematiche per far sì che si possano capire e risolvere i passaggi meno chiari e anche sapere come le diverse istituzioni intendono muoversi in questo contesto. A breve infatti attendiamo la presa di posizione della Regione Umbria alla quale l’ex sindaco Orfeo Goracci, ora vice presidente del Consiglio della Regione Umbria, ha presentato una interrogazione per conoscere il parere in merito al ricorso.» Ringraziamento a tutti i presenti, al Comune di Gubbio «che ci ha fatto conoscere ed ha dimostrato di avere un’idea politica e la capacità di opporsi in maniera efficace alla realizzazione del gasdotto» e agli enti, associazioni e comitati che hanno aderito al ricorso è stato espresso da Aldo Cucchiarini che ha così commentato: «Un ricorso che ha ricevuto numerose adesioni e che ha il compito di verificare il rispetto delle normative comunitarie all’interno degli Stati membri. La realizzazione del gasdotto, passando sulle montagne dell’Appennino, provocherebbe un impatto ambientale sconvolgendo l’assetto di un territorio. Il comitato di intervento giuridico ha predisposto che ci siano sottoscrizioni anche da parte dei cittadini». Mauro Furlani ha portato la solidarietà della federazione Pro Natura sottolineando che la realizzazione di un’opera di questo genere sconvolgerebbe gli equilibri degli ecosistemi. «Adesione doverosa» anche per Paolo Zambrini di Arcicaccia Perugia. «Si tratta di un’opera senza un programma preciso, -ha commentato l’assessore della provincia di Pesaro Urbino Tarcisio Porto- la realizzazione di questo gasdotto avvantaggerebbe alcuni territori a discapito di altri e siamo pronti a fare politiche di risposte e predisporre programmi per lo sviluppo del territorio». Il consigliere provinciale Luca Baldelli ha rimarcato il proprio impegno per far aderire anche la Provincia di Perugia con propria deliberazione al ricorso. «Le caratteristiche del territorio – ha commentato Baldelli – vanno preservate; la realizzazione del gasdotto risulterebbe impattante per l’ambiente e l’economia soprattutto quella agri-turistica. Con la Provincia di Pesaro- Urbino abbiamo sottoscritto un protocollo di intesa per la difesa e lo sviluppo del territorio che sta diventando concreto e operativo per il potenziamento delle politiche turistiche, per promuovere lo sviluppo equo compatibile e per lo sviluppo sostenibile. E’ importante intraprendere battaglie per evitare la costruzione di opere di questo genere e soprattutto per individuare possibili alternative meno impattanti dimostrando attenzione verso le forme di energia alternativa». A conclusione della conferenza stampa l’assessore all’ambiente Lucio Panfili ha precisato: «Come amministrazione aderiamo al ricorso ed apprezziamo le diverse iniziative e gli incontri che servono a fare il punto della situazione e a definire i percorsi da intraprendere. Abbiamo stimato il lavoro svolto dal Comitato No Tubo e dal Forum per l’Ambiente che dal canto suo aveva organizzato una precedente iniziativa. Ci impegneremo affinché possa esserci il maggior coinvolgimento delle istituzioni per far sì che anche il Governo centrale possa attuare quel tipo di programmazione nella gestione di interventi che serva a prevenire o a intervenire al meglio in possibili catastrofi future evitando situazioni simili a quanto successo nel Golfo del Messico.» Condividi