PERUGIA - La possibile chiusura delle comunita' montane in Umbria e' stata al centro, come scrive la Cgil Umbria in una nota, di un'assemblea a Collestrada, frazione del Comune di Perugia, con oltre 150 lavoratori della comunita' montana Monti del Trasimeno, che "hanno discusso con preoccupazione del proprio futuro, soprattutto alla luce dei pesantissimi tagli che la manovra economica del governo Berlusconi imporra' anche nella nostra regione (240 milioni di euro in due anni), con inevitabili e forti ripercussioni anche sugli enti montani".
All'assemblea, nata per iniziativa di un gruppo di lavoratori, hanno preso parte Massimo Bianchi, presidente della comunita' montana Monti del Trasimeno, nonche' dell'Uncem Umbria, Gianfranco Chiacchieroni, consigliere regionale del Pd, Sara Palazzoli, segretaria generale della Flai Cgil Umbria, e Mario Bravi, segretario generale della Cgil Umbria. Nel corso dell'assemblea, sia il presidente Bianchi che il consigliere Chiacchieroni, come si legge, "hanno dimostrato disponibilita' a dare vita a un percorso comune con i sindacati".
"In modo particolare - si sottolinea - il presidente dell'Uncem regionale ha sposato l'idea di elaborare un documento comune con le organizzazioni dei lavoratori da sottoporre poi alla Regione, alla quale si chiede urgentemente un incontro per analizzare nel dettaglio la situazione e le prospettive per le comunita' montane dell'Umbria".
"Da parte nostra -ha affermato Sara Palazzoli, della Flai Cgil dell'Umbria- c'e' la massima chiarezza: noi difendiamo le comunita' montane, a prescindere da come le si vorra' chiamare in futuro, e soprattutto difendiamo i lavoratori e la loro competenza nella cura e nella salvaguardia di quel bene preziosissimo che e' il nostro territorio".
"Questi sono lavoratori veri, che servono all'Umbria -ha aggiunto Mario Bravi, segretario generale della Cgil dell'Umbria- per tutelare e valorizzare il suo territorio montano, elemento fondamentale dell'identita' della nostra regione; l'assemblea di ieri ha posto una serie di questioni importanti che la Cgil intende portare avanti nel confronto con le altre organizzazioni sindacali e con le istituzioni. Difatti -ha concluso Bravi- la difesa e la valorizzazione del ruolo di questi lavoratori sara' uno dei primi punti del Piano per il lavoro che la Cgil dell'Umbria sta elaborando".
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