PERUGIA - Valorizzare le produzioni biologiche dell'Umbria, individuando misure efficaci di sostegno che rispondano alle richieste degli operatori, siano di supporto alla promozione dell'intera filiera e rafforzino l'identita' del settore. Con questi molteplici obiettivi l'assessore regionale all'Agricoltura, Fernanda Cecchini, ha promosso in Regione Umbria un incontro con le associazioni dei produttori del biologico. "L'incontro - ha detto Cecchini - ci ha consentito di approfondire le diverse questioni del comparto evidenziando criticita' e prospettive, con il fine di individuare tipologie di intervento per la valorizzazione del settore che tengano conto anche della proposte e dei suggerimenti degli operatori. Un'opportunita' - ha annunciato l'assessore nel corso della riunione - che puo' arrivare gia' con la messa a punto di azioni piu' idonee nell'ambito del Piano di sviluppo rurale".
"A settembre si riunira', infatti, il Comitato di sorveglianza - ha ricordato - e in quella sede sara' possibile intervenire nella ridefinizione dei criteri previsti dai nuovi bandi per le diverse misure. Incentivi efficaci al settore possono inoltre provenire da un prossimo bando per la concessione di aiuti, oltre 262mila euro messi a disposizione dal ministero dell'Agricoltura. Stiamo quindi lavorando affinche', di comune accordo con i rappresentanti della filiera, vengano definiti gli obiettivi e criteri da inserire nel provvedimento prima che la proposta sia illustrata al Tavolo verde".
"L'agricoltura biologica, attraverso la certificazione, garantisce la tracciabilita' dei prodotti, tutelando la salute dei consumatori e la qualita' ambientale", ha aggiunto l'assessore, e a suo avviso va, quindi, favorito un rapporto diretto tra produttori e consumatori, anche attraverso campagne informative sugli alimenti prodotti, che sono sani e di qualita', legati al territorio, alle sue tradizioni e alla sua cultura. "E' importante - ha concluso Cecchini - lavorare insieme per costruire una progettazione unitaria che spinga verso politiche di aggregazione tra imprese, e avvicini consumatori informati e produzioni di qualita' della regione".
Secondo i dati del ministero elaborati dal Sistema di informazione nazionale sull'agricoltura biologica ('Sinap'), in Umbria 31.888 ettari di territorio sono dedicati al biologico, di cui 6.479 per cereali, 1.841 per colture proteiche e leguminose da granella, 9.796 per foraggio e altri seminativi, 742 per colture industriali, 426 per colture ortive, 485 per uva, 246 per frutta e 143 per frutta secca, 4.240 per olive, 5.962 per prati permanenti, 317 ettari per altre colture permanenti. Gli operatori biologici produttori sono 1.066, i preparatori 107, i produttori e nello stesso tempo preparatori 200, mentre sono 6 i produttori che sono anche preparatori e importatori.
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