Domani, mercoledì 7 luglio, si svolgerà a Roma, in piazza Montecitorio, dalle ore 10.00, la manifestazione nazionale contro la manovra promossa dalle due più grandi organizzazioni delle persone con disabilità, Fish (Federazione italiana superamento handicap) e Fand (Federazione associazioni nazionali delle persone con disabilità). Sostegno alla mobilitazione da parte del segretario regionale del Prc dell’Umbria Stefano Vinti. La Federazione della Sinistra ha aderito con convinzione e parteciperà all’appuntamento perché ritiene necessario, mai come ora, mobilitarsi contro un governo e una maggioranza che stanno facendo a pezzi lo stato sociale italiano, tagliando risorse e calpestando i diritti fondamentali delle persone, comprese quelle con disabilità, che pagheranno due volte gli effetti della manovra correttiva. Infatti, da una parte la riduzione dei trasferimenti a regioni e comuni determinerà un ulteriore riduzione di servizi e prestazioni sociali sul territorio; dall’altra, le misure barbare sull’assegno di invalidità e l’indennità di accompagnamento escluderanno dall’ambito di esigibilità dei diritti, come quello di vivere una vita sociale dignitosa e inclusiva, tante persone con disabilità che spesso, troppo spesso, già pagano condizioni di vita difficili di discriminazione, povertà, emarginazione a causa di una cultura sempre meno solidale e un sistema di welfare ridotto all’osso. Ci sarà Anche il Prc dell’Umbria, che ottiene il pieno sostegno del segretario regionale Stefano Vinti, che chiama alla mobilitazione iscritti e militanti per difendere lo stato sociale e i diritti dei soggetti sociali più deboli, sotto attacco da parte della destra neoliberista e leghista. “Si tratta della peggiore aggressione nella storia repubblicana alle politiche sociali di inclusione delle persone con disabilità”, per usare le parole di Pietro Barbieri, presidente nazionale della Fish. Un’aggressione a cui va contrapposta un’opposizione forte e unitaria, di tutte le forse politiche e sociali che si riconoscono nei principi della nostra Costituzione, per chiedere di ritirare questo emendamento brutale ed iniziare a pensare le risorse per il sociale come “investimenti” per il futuro e non come “spese” da tagliare. Per queste ragioni noi scenderemo in piazza al fianco delle persone con disabilità e invitiamo tutte/i a fare altrettanto. Non lasciamoli soli, la loro battaglia è anche la nostra. Condividi