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Lentamente i finiani vengono allo scoperto. Complice la calata in Umbria di due pezzi da novanta - il vice-ministro Urso e l’ex capogruppo alla Camera Italo Bocchino - e la commissaria di Generazione Italia Polidori che ieri mattina hanno presentato il progetto-corrente-quasi partito. Iniziamo dalle benedizioni del triumvirato finiano: il nuovo coordinatore regionale di Generazione Italia è Franco Zaffini. Era in odore di questo passaggio. Ma non tanto per amore a Gianfranco ma per via di quelle chiusure che aveva trovato all’interno del Pdl in Regione. Bocciato da capogruppo e messo in minoranza dai vari Monni, Laffranco e Modena, allora Zaffini ha giocato la carta Generazione Italia pur rischiando di rovinare la sua amicizia con il Ministro Matteoli suo ex capocorrente ai tempi di Alleanza Nazionale. Con questa mossa, essendo consigliere regionale, il buon Zaffini ha messo un freno ad un suo rivale storico: lo spoletino consigliere provinciale Giampiero Panfili che aveva aderito al movimento. I due non possono stare insieme dopo le lotte alle ultime regionali. Chi comanda però adesso è Zaffini. In platea ad applaudire anche i consiglieri comunali Prisco e Corrado. Non hanno ancora aderito...ma sono della corrente zaffiniana. Anche un drappello di giovani vicino alla Meloni. Anche loro non hanno aderito. Ma solo chi per questioni di lavoro e chi per attesa. La forma L'obiettivo di Generazione Italia - ha spiegato Zaffini - è quello di avviare un dibattito interno al nostro partito, il Pdl, nel quale abbiamo sempre voluto stare e al quale abbiamo sempre convintamente aderito”. Una professione di fede che prima era stata fatta anche da Italo Bocchino e dal vice-ministro Urso che hanno parlato di nessuna alternativa al Pdl. Loro non se ne vogliono andare, mentre i berluscones sperano che invece la scissione avvenga prima possibile. Condividi