PERUGIA - Irregolari e spacciatori. Questo il profilo dei 18 immigrati, 12 tunisini e 6 albanesi, arrestati dalla Squadra Mobile di Perugia. L'operazione, e' stato detto stamani in conferenza stampa, e' avvenuta nel centro storico di Perugia e costituisce il terzo capitolo di Termophili, che ha portato, da luglio del 2009 all'arresto complessivo di 150 pusher. ''La maggior parte di loro - ha sottolineato il capo della Mobile, Giorgio Di Munno - e' ancora in carcere, ad indicare che la tecnica utilizzata e' vincente''. Una tecnica basata sul cosiddetto ''arresto differito'' che viene messa in atto da agenti sotto copertura i quali, coordinati dal sostituto procuratore Claudio Cicchella convinto della sua efficacia fin dalle prime battute del filone investigativo, acquisiscono filmati, incrociano dati e circostanze, verificano identita', facendo si' che, una volta davanti al giudice, i soggetti siano chiamati a rispondere non della cessione di una singola dose ma di reati per lo piu' reiterati. Nel corso dell'ultimo intervento, durante il quale, e' stato detto, un ispettore e' stato morso ad una mano riportando lesioni guaribili in pochi giorni, sono stati sequestrati 12.000 euro e circa 700 grammi di stupefacente, tra hashish, eroina e cocaina. Complessivamente, in un anno, sono stati rinvenuti 43.000 euro e 3 kg di droga. Parlando degli elementi di novita' registrati in Termophili 3, il capo della Mobile ha distinto tra il modus operandi dei tunisini, impegnati nei vicoli del centro storico dove vengono bloccati dopo un inseguimento, e quello degli albanesi. ''Con piglio manageriale e atteggiamento strafottente - ha raccontato - se ne stavano seduti tranquillamente al Bar gestendo da li' lo spaccio''. Presente all'incontro anche il Questore Sandro Federico ''con questa operazione chiudiamo il cerchio non siamo davanti ad una retata ma al risultato di un'attivita' complessa, portata a compimento grazie alle sinergie tra la Procura e l'abnegazione degli uomini della polizia di Stato. E anche per questo non ci fermeremo qui''. Condividi