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SPOLETO - Al di la' delle cifre (tre mila spettatori, per un incasso di 700 mila euro), che ricalcano sostanzialmente quelle dello scorso anno, l'edizione 2010 del Festival dei due Mondi, che si conclude stasera a Spoleto con il tradizionale concerto in piazza Duomo, ha segnato un notevole successo per la qualita' dei suoi spettacoli e per l'attenzione suscitata a livello internazionale. A tracciare un primo bilancio della manifestazione e' stato il direttore artistico Giorgio Ferrara, che e' anche presidente della Fondazione Festival, il quale non ha nascosto oggi, nel corso di una conferenza stampa, tutta la propria soddisfazione per i risultati raggiunti in questa edizione. La terza affidata alla sua guida dopo i cinquant'anni curati da Giancarlo Menotti. E proprio al grande compositore, il sette luglio, giorno in cui in passato veniva festeggiato il suo compleanno con una autentica festa popolare, sara' dedicato il teatro Nuovo, maggiore spazio culturale cittadino, in segno di continuita' fra ''vecchio'' e ''nuovo'' Festival. Nel ricordo di Menotti sono tornati, quest'anno, amici e sponsor storici della manifestazione, mentre altri non hanno fatto mai mancare il loro appoggio anche nel momento della difficile successione seguita, quattro anni fa, alla morte del maestro. E' il caso di Carla Fendi: la stilista, con la fondazione che porta il suo nome, ha sostenuto la rappresentazione di alcuni spettacoli e sta contribuendo al restauro del teatro Caio Melisso. Ma il Festival registra anche il crescente impegno della famiglia Monini, che sta trasformando in un museo la storica abitazione di Menotti in piazza Duomo, di recente acquisita. Dal punto di vista artistico, Ferrara ha sottolineato su tutti i consensi ricevuti dall'opera Gogo No eiko, che ha inaugurato il Festival, anticipando che l'opera merita senza dubbio di essere riproposta il prossimo anno, insieme al Gianni Schicchi di Woody Allen che aveva aperto il Due mondi dello scorso anno. Nessun altra anticipazione, neppure per quanto riguarda le date, per il festival 2011: prima di esprimere il proprio parere il direttore artistico vuole infatti attendere la riunione con il consiglio direttivo della Fondazione Festival. Da verificare anche se l'edizione del prossimo anno potra' contare su un contributo ''adeguato'' da parte dello Stato. In proposito - e' stato detto - e' apparso decisamente tranquillizzante il messaggio giunto dal ministro Sandro Bondi, impossibilitato a venire a Spoleto per il concerto finale ma che ha comunque voluto testimoniare pubblicamente il proprio apprezzamento. Stasera, intanto, si chiude per la scelta delle musiche con il tributo a due grandi artisti, Gustav Mahler, di cui ricorrono i 150 anni dalla nascita, e Leonard Bernstein, nel ventennale dalla scomparsa. La direzione dell'orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, nell'incantata cornice di piazza Duomo, e' affidata ad un giovanissimo musicista venezuelano, Diego Matheuz. Condividi