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PERUGIA - Dopo oltre 54 ore di lavoro, e' terminata alle 2.40 della scorsa notte con l'arrivo in superficie della barella destinata a un eventuale ferito soccorso in grotta a 562 metri di profondita', l'esercitazione sul monte Cucco condotta dal corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico. La simulazione dell'intervento era cominciata giovedi' scorso alle 22, quando era scattato il primo allarme. Delle 54 ore della esercitazione, 10 sono state impiegate per stendere una linea telefonica e mettere in sicurezza la grotta, quattro per simulare la medicalizzazione del ferito e piu' di 30 per il recupero. Impegnati oltre 150 tecnici volontari del Soccorso alpino e speleologico giunti da numerose regioni italiane. In squadre di 40, hanno lavorato in grotta in turni di otto ore. Tra loro anche gruppi destinati all'assistenza medica. Nel corso dell'esercitazione e' stato allestito anche un campo base con un elicottero e una camera iperbarica. Impiegate anche unita' cinofile e mezzi di soccorso del 118 delle Marche. L'esercitazione e' stata condotta all'interno della grotta Cucco, profonda circa 900 metri e ancora in parte inesplorata. Il responsabile nazionale del soccorso speleologico, Corrado Camerini, ha espresso a tutti i tecnici ''vivo compiacimento per l'ottima riuscita dell'esercitazione''. Altrettanto ha fatto il presidente del Cnsas Piergiorgio Baldracco, presente durante tutta la durata delle operazioni. Condividi