GUBBIO - In collaborazione con il Comune di Gubbio e con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria, l'Università degli Studi di Perugia, ha avviato dal 28 giugno la decima campagna di scavo a Gubbio, in località Guastuglia. Gli ultimi anni di lavoro hanno fornito nuovi ed inattesi dati sull'assetto urbanistico dell'antica città romana. Sono emersi, infatti, i resti di una imponente area sacra, posta proprio al centro della moderna Gubbio, a pochi passi dal teatro romano.
Le ricerche in corso sono concentrate nella zona posta a Sud-Est del santuario e sono volte all'indagine dell'area frontale del porticato del tempio, oltre che interessare il tracciato della strada basolata di epoca romana, già individuata nelle scorse campagne di scavo. Sarà, inoltre, intrapreso uno scavo all'interno degli ambienti della "domus della Guastuglia": abitazione che ha già restituito pregevoli resti di pavimentazione musiva.
L'obiettivo è quello di approfondire le indagini della struttura, intraprese, nei primi anni '70, dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria. L'attività di studio e di ricerca viene svolta grazie alla collaborazione degli studenti di archeologia dell'Università degli Studi di Perugia sotto la direzione del professor Gian Luca Grassigli e la responsabilità del dottor Giuseppe Basciu. Prendono parte allo scavo della Guastuglia anche studenti di altre università italiane, come Roma, Lecce e Padova.
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