GUBBIO - Con una nota congiunta l'assessore Lucio Panfili e i responsabili tecnici, ingegner Valter Fabio Filippetti, geometra Francesco Pierotti nonché il dirigente del settore comunale ingegner Raffaele Santini, rassicurano la popolazione intendendo al tempo stesso informare in maniera estremamente minuziosa sulle modalità e sulle cause che hanno caratterizzato lo svilupparsi dell’incendio che ha interessato ieri la discarica di Colognola di Gubbio.
"Il fuoco - spiegano - è stato completamente domato nel giro di poche ore, sulla base di un piano emergenza collaudato e che ha visto impegnati nell’opera di spegnimento non solo il personale addetto previsto ma anche ditte private che hanno assicurato la propria collaborazione. Infatti, oltre ai Vigili del Fuoco, al soggetto gestore, ai responsabili del Comune e alla direzione tecnica, che hanno attivato le procedure con i mezzi in dotazione, si sono aggiunti per le operazioni di ricopertura a fine spegnimento anche quelli delle imprese Colacem e Fratelli Vispi, che hanno contribuito alla risoluzione dell’emergenza nel più breve tempo possibile, trasportando terra da scavo e consentendo così una ricopertura rapida dei rifiuti. A queste ditte ed alla società di gestione va il ringraziamento dell’amministrazione".
Sulle caratteristiche dell’incendio, nella nota si precisa in primo luogo "che era circoscritto ad una zona precisa dell’intero impianto, limitata alla cella per rifiuti speciali non pericolosi, attivata nel giugno 2009, dove vengono conferiti rifiuti di tale specie provenienti dal territorio italiano. Solo in questo ambito, dove era stato sistemato in mattinata l’unico conferimento previsto per la giornata, si è sviluppato l’incendio che quindi non ha interessato l’intera discarica di Colognola, un impianto che ha l’Autorizzazione Integrata Ambientale della Regione dell’Umbria concessa con decreto dirigenziale n. 5357 del 20 giugno 2008".
Tralasciando una descrizione estremamente e "burocraticamente" puntigliosa delle procedure previste per i controlli e le autorizzazioni che si assicura siano state tutte rispettate e sulle prassi da seguire in situazioni come questa, si afferma che l'incendio ha interessato una parte estremamente ridotta dell'impianto, quella che accoglie i rifiuti speciali non pericolosi. L'incendio sarebbe scoppiato durante la pausa pranzo, quando l'impinto era deserto. I vigili del fuoco sarebbero stati quindi allarmati dai vicini, quando sono sopraggiunti sul posto hanno trovato però già avviate le procedure di emergenza. Infatti uno degli addetti della discarica, ritornato sul posto attorno alle ore 14.45 (prima, quindi dell’orario previsto per l’apertura pomeridiana delle 15.30), avrebbe notato già dalla strada sottostante il fumo proveniente dalla discarica. Quindi anche lui si sarebbe rivolto ai vigili del fuoco, che come abbiamo detto erano stati già allertati, dopo di che avrebbe attivato l’impianto antincendio, azionando uno degli idranti presenti in discarica.Una volta arrivati sul posto i Vigili del Fuoco avrennero collegato le loro autobotti alla rete antincendio alimentata da una vasca di circa 100 mc presente in discarica, e iniziato le operazioni di spegnimento.
Nel frattempo sono stati allertati e successivamente giunti in discarica tutti gli organi preposti, compresa la ASL n. 1 di Gubbio e l’ARPA distretto di Gubbio, come previsto dal Piano di Emergenza.
"Mentre i Vigili del Fuoco operavano per spegnere l’incendio, il soggetto gestore, i responsabili del Comune e la direzione tecnica - si spiega ancora -, hanno attivato la procedura per coprire i rifiuti incendiati con il terreno presente in discarica ed accumulato per le emergenze a questo scopo. Già alle ore 16, quindi, i Vigili del Fuoco avrebbero avuto ragione delle fiamme, utilizzando solo un terzo della vasca di accumulo, consentendo alla pala meccanica e all’escavatore di iniziare l’opera di ricopertura dei rifiuti. Intorno alle 17 la ricopertura eseguita era tale da eliminare completamente la nube di fumo.
A scongiurare eventuali riprese il soggetto gestore ha assicurato durante la notte una sorveglianza tramite i propri addetti per assicurarsi dell’inesistenza di focolai residui; un monitoraggio che si sarebbe aggiunto a quello attivato da circa un anno dal Comune con una ditta di vigilanza notturna e che controlla ogni notte l’ingresso principale della discarica e, tramite un giro all’interno dell’impianto, gli altri ingressi verso il fosso Padule.
Per ultimo l'amministrazione comunale rende noto che è stata consegnata una copia del FIR e una copia della planimetria del Piano di Emergenza con indicanti i presidi antincendio e di sicurezza, della documentazione di omologa del rifiuto, del registro di carico e scarico della cella e i dati meteoclimatici desunti dalla centralina installata in discarica al tecnico dell’ARPA (il quale ha prelevato dei campioni di terreno lungo la direzione del vento - ENE) ed evidenzia, con soddisfazione, che, davanti ad un evento accidentale, il personale addetto con strumenti previsti in discarica quali procedure, piani di sicurezza ed impianti antincendio ha risposto in modo adeguato e compiuto alla propria funzione.
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