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Redazione ROMA - Anche in queste ore che precedono la manifestazione del 1 luglio a Piazza Navona, si susseguono le prese di posizione contro il disegno di legge sulle intercettazioni. TRa queste di particolare significato, l'appello che hanno scritto i più noti autori della Einaudi, la storica casa editrice diventata di proprietà del presidente del Consiglio. Com'è noto numero case editrici tra cui Feltrinelli e Laterza si sono pronunciate con decisione contro la legge bavaglio. La Einaudi, invece, aveva assunto una posizione che è già tanto definire tiepida. Questo il testo dell'appello e i firmatari. Cari lettori,
Gli scrittori Einaudi firmatari di questa lettera si associano alla protesta di gran parte dei cittadini italiani contro il disegno di legge "bavaglio" che intende limitare l'azione della magistratura e delle forze dell'ordine, il diritto di informazione e la libertà di stampa nel nostro paese.

 Questa legge, millantando di proteggere la privacy di molti, vuole salvaguardare l'impunità di pochi, stendere un velo di segretezza sulla criminalità organizzata e, contemporaneamente, reprimere ogni voce di dissenso.

 Francesco Abate; Niccolò Ammaniti; Andrea Bajani; Eraldo Baldini; Giulia Blasi; Ascanio Celestini; Mauro Covacich; Giancarlo De Cataldo; Diego De Silva; Giorgio Falco; Marcello Fois; Anilda Ibrahimi; Nicola Lagioia; Antonella Lattanzi; Carlo Lucarelli; Michele Mari; Rossella Milone; Antonio Moresco; Michela Murgia; Aldo Nove; Paolo Nori; Giacomo Papi; Laura Pariani; Valeria Parrella; Antonio Pascale; Francesco Piccolo; Rosella Postorino; Christian Raimo; Gaia Rayneri; Giampiero Rigosi; Evelina Santangelo; Tiziano Scarpa; Elena Stancanelli; Domenico Starnone; Benedetta Tobagi; Vitaliano Trevisan; Simona Vinci; Hamid Ziarati; Mariolina Venezia. Sul provvedimento prende posizione anche il garante della privacy Francesco Pizzetti, il quale pur con qualche cautela nella relazione annuale presentata al Parlamento afferma: "si sposta oggettivamente il punto di equilibrio tra libertà di stampa e tutela della riservatezza, tutto a favore della riservatezza. Questo - continua -può giustificare che da molte parti si affermi che, così facendo, si pone in pericolo la libertà di stampa". Gli interventi previsti a Piazza Navona 
A dare voce alla protesta sul palco della mobilitazione di giovedì ci saranno: Dario Fo, Stefano Rodotà, Carlo Lucarelli, Dacia Maraini, Ilaria Cucchi, Paolo Beni, Sandra Bonsanti, Arianna Ciccone e Arturo Di Corinto. Un microfono sarà a disposizione dei cittadini. La conduzione è stata affidata all’ex mezzo busto del Tg1 Tiziana Ferrario, che nella conferenza stampa di presentazione non ha esitato a definire la testata per cui ha lavorato fino a qualche mese fa: “Un’arma di distrazione di massa”. Dal sito dazebao.org Condividi