PERUGIA - Il Trasimeno sta vincendo la sua battaglia contro la eccessiva proliferazione di chironomidi. Il progetto di controllo integrato di questi insetti, considerato unico nel suo genere soprattutto per la vastita' del bacino di intervento e la tipologia basata su tecniche prevalentemente biologiche, sta dando significativi risultati a cinque anni dall'avvio. Per fare un bilancio dell'esperienza e per una riflessione sulle possibili evoluzioni, grazie ad una confronto con iniziative analoghe, si e' tenuta questa mattina a Passignano una tavola rotonda a cui sono intervenuti tutti i soggetti protagonisti: la Provincia di Perugia, fin dall'inizio sostenitrice e capofila del progetto, Regione dell'Umbria, Asl 2, Universita' (dipartimento di Biologia cellulare e ambientale).
Per il presidente dell'amministrazione provinciale, Marco Vinicio Guasticchi, a decretare il successo del progetto, che nel periodo 2006-2009 ha portato ad una riduzione del 70% delle larve di chironomidi al Trasimeno senza andare ad intaccare minimamente la biodiversita' in questo ambiente, e' stato il carattere integrato del progetto che ha previsto la messa in campo di diversi strumenti tecnici, biologici e chimici.
Le attivita' di controllo e contenimento di questi fastidiosi insetti, la cui massiccia presenza stava condizionando pesantemente le attivita' economico-turistiche dell'area nei mesi estivi, sono state e continuano ad essere . e' detto in una nota dell'amministrazione provinciale - di molteplice natura. Come ricordato dagli esperti Alessandro Maria Di Giulio (Usl 2) e Elda Gaino (dipartimento Biologia cellulare e ambientale), si sta agendo su piu' fronti. Il controllo delle larve viene attuato attraverso trattamenti biologici con ''bacillus thuringiensis israeliensis'', distribuito con l'ausilio di un mezzo anfibio hovercraft, mentre il controllo degli animali adulti viene svolto attraverso 150 tofo-lamp (lampade attrattive avvolte dalla caratteristica rete da pesca del Trasimeno) e bat box (cassette-nido per chirotteri, naturali predatori di chironomidi).
''Durante la fase sperimentale del progetto (2005-2007) - e' stato riferito questa mattina - si e' potuto evidenziare che con le azioni predisposte e' stato possibile contenere il fenomeno degli sciami. Nell'estate 2008 si e' verificata una scarsa presenza di insetti fino al mese di agosto, mentre lo scorso anno, a fronte di condizioni climatiche particolarmente favorevoli alla loro riproduzione, la rilevazione di un elevato periodo di fastidio e' da riferire esclusivamente alla seconda decade di luglio e quasi esclusivamente alla costa est verso l'area di S.Arcangelo''.
''A dispetto delle previsioni iniziali - ha sostenuto il sindaco di Passignano Claudio Bellaveglia - questo progetto sta avendo un estremo successo e sta contribuendo a risolvere uno dei problemi centrali di quest'area''. ''Questa esperienza - ha riferito l'assessore provinciale al turismo Roberto Bertini - sta suscitando interessi anche all'estero, come per esempio in Turchia e Ungheria. Tuttavia non bisogna abbassare la guardia perche' il fenomeno continua ad essere presente''.
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