PERUGIA - I senatori del Pd Mauro Agostini, Francesco Ferrante e Anna Rita Fioroni hanno reso noto di avere inviato una lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, alla vigilia dell'incontro che si terra' al ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza Basell, invitandolo a partecipare al tavolo di domani. ''Ci rivolgiamo direttamente a lei - affermano i tre senatori del Pd - affinche' nella doppia veste di ministro ad interim e premier, avochi a se' la diretta competenza su quella che e' una vertenza di vitale importanza non solo per il tessuto socio-economico dell'Umbria, ma anche per il futuro della chimica in Italia''. ''Nell'ultima riunione - prosegue la lettera - i rappresentanti della societa' hanno riconfermato solamente la volonta' di abbandonare l'impianto ternano, a partire dal prossimo luglio, proseguendo sulle altre attivita' di messa in sicurezza e di bonifica dello stabilimento e continuando a partecipare, fino al 30 giugno 2011, ai costi fissi del condominio industriale nel quale e' situato lo stabilimento. L'azienda americana sino adesso ha dimostrato nel confronto con le parti sociali e le istituzioni locali un atteggiamento di rigida chiusura verso le vie di uscita proposte, addirittura ponendo una serie di diktat francamente inaccettabili. Al momento due sono quindi le condizioni imprescindibili: avere il tempo necessario per fare delle valutazioni prorogando la scadenza vessatoria del 30 giugno e la disponibilita' dell'azienda a valutare tutte le ipotesi percorribili senza scartare nulla, a partire dall'intervento della societa', gia' presente a Terni, che piu' si e' caratterizzata per l'impegno sull'innovazione e la ricerca industriale''. ''Queste sono ore cruciali - sottolineano Agostini, Ferrante e la Fioroni - che vedono in gioco il futuro di migliaia di persone, le quali attendono con viva preoccupazione l'evolversi di una vertenza che rischia di avviare un drammatico effetto domino sull'intero polo chimico ternano, e con conseguenze gravi anche sull'industria chimica nazionale''. ''Ci rivolgiamo dunque a lei presidente - concludono - perche' partecipi domani al tavolo e convinca innanzitutto l'azienda ad una soluzione equa e condivisa, anche in considerazione della ribadita volonta' di Basell di conservare gli stabilimenti produttivi di Ferrara e Brindisi, con la prospettiva di mantenere l'attivita' produttiva nello stabilimento ternano e la salvaguardia dei livelli occupazionali''. Condividi