PERUGIA (Avi News) - L’Associazione delle cooperative di produzione e lavoro (Arucpl) Umbria, aderente a Legacoop, in un momento particolarmente critico per il settore delle costruzioni ha partecipato agli “Stati generali delle costruzioni”, iniziativa promossa dalle associazioni delle imprese e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori.
“Anche le imprese cooperative attive nel settore delle costruzioni sono state coinvolte dalla crisi del settore costruzioni – spiega il presidente di Arucpl, Nazzareno Niciarelli -. Gli ordinativi si sono sensibilmente contratti nel corso del 2009 e dei primi mesi del 2010 e la redditività delle commesse si è ridotta. Le cooperative stanno reagendo alla crisi cercando di tutelare la continuità occupazionale dei dipendenti e dei soci-lavoratori, internalizzando sino a quando possibile i costi sociali che in periodi di crisi a volte le imprese scaricano sulla collettività. Va in tal senso la scelta di un ridotto utilizzo degli ammortizzatori sociali e l’utilizzo delle riserve patrimoniali accumulate nel corso degli anni dalle cooperative per garantire un futuro ai soci ed ai lavoratori dell’impresa”.
“Siamo convinti – prosegue Niciarelli - che per superare la crisi del settore sia necessario lo sforzo di tutti. In primo luogo delle imprese che sono chiamate a superare i limiti ed i ritardi aziendali, continuando ad investire nella sicurezza nei cantieri e nella regolarità dei rapporti di lavoro. In secondo luogo crediamo necessario un nuovo rapporto con la pubblica amministrazione. In tal senso crediamo importante porre in essere una serie di azioni e politiche con assunzioni di responsabilità e coraggio da parte di chi è chiamato a pianificare, programmare e decidere le sorti di questa regione e di quanto connesso al sistema”.
Azioni e politiche che l’Arucpl riassume così: “Snellimento e semplificazione delle procedure amministrative; qualità e rispetto delle regole; sblocco delle risorse nazionali per le infrastrutture e politica per l’housing sociale”. “Il primo asse di lavoro per superare la crisi in atto – analizza il presidente Niciarelli - è semplificare e snellire le procedure amministrative che molto spesso rallentano la realizzazione di investimenti programmati e garantire tempi certi nelle procedure di autorizzazione. Occorre poi abbandonare da parte della pubblica amministrazione una sorta di indifferenza rispetto alle regole contrattuali con i propri fornitori eliminando le gare al massimo ribasso. Oggi più che mai è importante costruire un mercato con regole certe e definite, in cui si privilegi la ‘qualità’ dell’offerta complessiva ed il rispetto dei rapporti di lavoro. Un aspetto non più eludibile è il rispetto dei pagamenti nei tempi convenuti contrattualmente per evitare difficoltà ulteriori alle imprese. Importante poi sbloccare le risorse nazionali per le infrastrutture e varare subito un piano locale per le piccole e piccolissime opere. Gli interventi diffusi sul territorio sono infatti di rapida cantierabilità ed hanno un impatto immediato sulla crisi. Necessario anche puntare su una politica per l’housing sociale e il rilancio del ‘Piano casa 2’, in modo da supportare le giovani coppie e le famiglie a medio-basso reddito nella scelta dell’abitazione, evitando di farle entrare in difficoltà”.
“Riteniamo importante evidenziare – conclude il presidente dell’Associazione delle cooperative di produzione e lavoro - la grande qualità delle imprese umbre, cooperative e non, che in questi anni hanno dimostrato capacità, esperienza e responsabilità, un patrimonio che va salvaguardato nel rispetto delle regole, della legalità, della trasparenza e dell’azione imprenditoriale, morale e sociale. Noi siamo per l’impresa di qualità dove tutti si assumono le proprie responsabilità. Crediamo la pubblica amministrazione dovrà interrogarsi anche su quale tipo di imprese di costruzioni e quale mercato si vuole avere in Umbria. Se pensiamo ad un mercato in cui operano solo alcune imprese nazionali, con funzioni di general contractor, le imprese umbre saranno destinate a fare le comparse in qualità di subappaltatori. Questo scenario sicuramente lo combatteremo sino in fondo”.
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