PERUGIA - Sono stati presentati i risultati del Progetto di filiera per la valorizzazione delle carni bovine locali del Trasimeno, realizzato dal Consorzio Filiera Agroalimentare Umbra con il supporto della Cia dell’Umbria. Il Progetto, che ha coinvolto allevatori, mangimisti e laboratori di sezionamento, ha avuto come obiettivo la produzione di carne di qualità, certificata in tutte le fasi dall’allevatore al consumatore.
All’incontro di presentazione ha partecipato l’assessore regionale all’agricoltura Fernanda Cecchini che, intervenendo, ha affermato: «Un progetto di questo tipo per un territorio come quello del Lago Trasimeno è molto importante. Promuovere la qualità che arriva dalle nostre imprese e soprattutto dare una mano a queste aziende è essenziale, soprattutto considerando che gran parte di queste il più delle volte si trova a lavorare in zone del territorio piuttosto marginali. Come Regione Umbria crediamo fortemente in questo progetto e sosterremo progetti di filiera corta anche per altri territori. È importante garantire e certificare la qualità di un prodotto, soprattutto in periodo difficile per la nostra economia».
L’assessore Cecchini ha, infine, sottolineato l’importanza della valorizzazione delle nostre produzioni zootecniche tipiche per migliorare il reddito degli allevatori e la necessità di un’informazione semplice e chiara in grado di rendere pienamente consapevoli i consumatori. Obiettivi, questi, pienamente raggiunti dal Progetto i cui risultati sono stati commentati anche dal Presidente della Cia dell’ Umbria, Domenico Brugnoni e dal Direttore Generale, Catia Mariani.
In particolare Brugnoni si è soffermato sulle caratteristiche del Progetto che ha riguardato allevamenti di capi bovini meticci ottenuti da razze da carne di primaria importanza: Chianina, Pezzata Rossa, Limousine e Charolaise. «In un momento di crisi così serio per il nostro paese – ha sottolineato Brugnoni – iniziative come queste, che coinvolgono vari soggetti del mondo economico locale, sono fondamentali. Il progetto Filiera delle Carni del Trasimeno è un esempio, non solo per l’Umbria, ma anche per il resto delle regioni italiane».
Catia Mariani ha, invece, rimarcato il livello di qualità internazionale che il Progetto ha comportato per le imprese zootecniche interessate le quali, alla fine di un percorso virtuoso, hanno ottenuto sia la certificazione ambientale Iso 14001 che la certificazione della tracciabilità di filiera Iso 22005; caratteristiche che consentono ora di soddisfare pienamente la domanda di carne di qualità garantita proveniente in primo luogo da mense scolastiche, strutture turistiche, ristoranti e agriturismi.
«Il nostro obiettivo – ha spiegato infine la Mariani – è quello di coinvolgere, oltre agli attori attuali della filiera, anche altre aziende e la grande distribuzione. Abbiamo già raggiunto un’ intesa con la Coop Centro Italia per la vendita dei prodotti della filiera. Il passo successivo sarà quello di inserire queste carni all’interno delle mense scolastiche del comprensorio del Trasimeno».
Presenti all’incontro anche il dirigente all’assessorato all’agricoltura Giuliano Polenzani, il vicesindaco e assessore allo sviluppo economico del Comune di Castiglione del Lago Romeo Pippi, i tecnici della Cia dell’Umbria e i rappresentanti della Cia di Castiglione del Lago, oltre a tutti gli allevatori e imprenditori coinvolti nel progetto di filiera.
Al termine del convegno è stato proiettato il documentario “Mucche e buoi dei paesi tuoi”, che racconta il territorio e i protagonisti della filiera.
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