MARSCIANO - Sabato 3 luglio prende il via a Marsciano “Aperitivo con l’autore”, un’iniziativa dedicata agli incontri con le ultime fatiche letterarie degli scrittori italiani. L’esperienza fa seguito agli “Incontri in Biblioteca”, già sperimentati nei mesi primaverili, che hanno visto sfilare a Marsciano tre importanti firme giornalistiche, quali Luca Telese, Oliviero Beha ed Ennio Remondino. Vista la buona riuscita dell’iniziativa, si prosegue con gli appuntamenti, in una veste più fresca ed adatta alla stagione estiva, come quella dell’aperitivo in Piazzetta San Giovanni. Il primo aperitivo, fissato per le ore 19 di sabato 3 luglio, sarà con Daria Colombo Vecchioni, art director, giornalista, scrittrice e rappresentante dei movimenti della società civile, che presenterà il suo primo romanzo “Meglio dirselo”, dedicato ad una storia familiare sui rapporti generazionali. L’appuntamento con Daria Colombo è promosso dall’Assessorato alla Cultura e dalla Consigliera delegata alle Pari Opportunità del Comune di Marsciano. La storia di “Meglio dirselo” E' una storia semplice, come spesso sono le storie autentiche, quella raccontata da Daria Colombo nel romanzo edito da Rizzoli. Lara è una donna sulla cinquantina, costretta a dividere e far bastare le proprie pur considerevoli energie sui mille fronti aperti della vita quotidiana: un marito amato ed egocentrico che forse la tradisce, due figli adolescenti che la respingono o la pretendono seguendo l’assolutezza dei propri bisogni, una madre malata di Alzheimer che non la riconosce più, un padre rigido e vissuto come distante, che si riscopre vicino dopo decenni nel dialogo riallacciato al tavolino di un bar. E poi il lavoro da architetto svolto nell’ombra dello studio coniugale, l’impegno politico nato nel Sessantotto e trascurato abbastanza da farne l’ennesimo dovere incompiuto, le sferzate delle amiche che la vedono barcollare sotto il peso delle sue faticose giornate. Una storia comune a molte donne, almeno di quella generazione che si è seduta sul lettino dell’analista trascinata dal vecchio senso di colpa, non dalla più moderna delusione per le proprie aspettative insoddisfatte. E in cui si intravedono alcuni tratti autobiografici dell’autrice, giornalista e militante della società civile, nota alle cronache politiche per essere stata tra i fondatori del movimento dei girotondi, moglie del cantautore Roberto Vecchioni e madre di tre figli. Condividi