BRUXELLES - La Commissione europea ha deciso di continuare la procedura d'infrazione contro l'Italia, aperta un anno fa, per avere violato i regolamenti Ue sul mercato unico europeo di elettricità e gas. Nel mirino ci sono Terna e Snam. La procedura arriva insieme a quelle aperte nei confronti di altri 19 paesi Ue per un totale di 35 richieste diverse di adeguamento alla normativa europea in materia, necessaria per assicurare ai consumatori una scelta tra le compagnie fornitrici a prezzi ragionevoli e per rendere il mercato accessibile a tutti i fornitori di energia. L'Italia ha ora due mesi per rispondere all'invio del «parere motivato» della Commissione, altrimenti questa potrebbe decidere di deferirla davanti alla Corte di giustizia europea. Più in particolare, Bruxelles rimprovera all'Italia, per quanto riguarda l'elettricità, di avere fatto un «uso scorretto dell'esenzione per le nuove interconnessioni», la mancanza di un «meccanismo di gestione delle congestioni durante il giorno in tutte le sinterconnessioni» e ugualmente l'assenza di «un metodo di gestione coordinato delle congestioni», si legge nel documento. Per il gas, invece, le principali preoccupazioni della Commissione riguardano il «mancato rispetto delle richieste di trasparenza» previste dalle norme Ue. Per questo Bruxelles chiede che le autorità italiane «intraprendano le misure necessarie» per rispondere a tali preoccupazioni e stabiliscano anche sanzioni in caso di eventuali violazioni per far sì che le norme vengano rispettate.
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