Osservatorio sulle morti in carcere denuncia il 'depennamento' di due suicidi avvenuti nell'ultima settimana.
ROMA – L’ennesima vittima suicida in carcere, questa volta è accaduto nel carcere circondariale di Giarre (Catania), dove nella notte tra lunedì e martedì M. M., queste le iniziali del detenuto comune, di 37 anni, si e' tolto la vita impiccandosi con un cappio al collo alle sbarre della finestra del bagno della cella. Scoppia una piccola polemica attorno alle statistiche ufficiali che considerano questo il 32esimo caso dall’inizio dell’anno, ma secondo l'Osservatorio permanente sulle morti in carcere “non e' l'unica 'morte di carcere' avvenuta durante l'ultima settimana”
Osservatorio: 'morti in carcere anche detenuti in custodia'
“Le statistiche ufficiali prendono in considerazione soltanto coloro che muoiono all'interno degli istituti di pena, escludendo addirittura i detenuti che vengono ritrovati ancora in vita e poi muoiono durante il trasporto all'ospedale”, sostiene l’Osservatorio “Secondo noi, invece, tra le 'morti di carcere' vanno ricompresi tutti quei casi in cui una persona privata della libertà, affidata in custodia a rappresentanti dello Stato, si toglie la vita, o muore per altre cause, come nel caso di Stefano Cucchi”.
“Nel mese di giugno – fa notare l’osservatorio - si sono tolti la vita 5 detenuti, oltre ai 2 'fuori statistica'. Da inizio anno i suicidi certi sono 32, 3 casi sono dubbi, mentre altri 60 sono morti per malattia o per cause da accertare. Il totale dei detenuti morti nel 2010 sale così a 96. Negli ultimi 10 anni i suicidi avvenuti nelle carceri italiane sono stati 589, mentre 1.694 e' il totale dei detenuti morti.”
I due ‘suicidi fuori statistica’
Il 27 giugno, un giovane marocchino ventiduenne, in seguito ad un arresto per rissa, viene tradotto nella camera di sicurezza della Questura di Agrigento in attesa dell’udienza per la convalida del fermo. Poche ore dopo , Y.A., è stato trovato impiccato alle sbarre.
Il 21 giugno T. G., detenuto semilibero di 43 anni, venne ritrovato impiccato ad un albero a Barbiano, in provincia di Bolzano. Aveva trasgredito ad alcune regole della misura alternativa e gli era stato comunicato che avrebbe dovuto tornare in carcere, dove aveva già trascorso 14 anni. Ai carabinieri aveva detto: “Non tornerò mai più in cella”.
Dal sito dazebao.org
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