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“Il quadro dell'informazione digitale in Umbria è caratterizzato da una buona offerta di soluzioni online, da una robusta attività di servizio e da una discreta navigabilità dei siti di news ma i servizi rivolti alla comunità sono insufficienti, deboli sono i servizi automatici che permettono di avere rapporti efficaci con gli utenti, manca l'attività di networking che permetta una comunicazione non unidirezionale, il segmento del 'mobile' (smartphone, Iphone, IPad) non è ancora stato coperto e solo un terzo delle testate giornalistiche tradizionali ha un sito internet in grado di stimolare un dibattito con i lettori”. È questo il quadro delineato da Michele Mezza, docente di teoria e tecnica dei nuovi media all'Università di Perugia e coordinatore del gruppo di lavoro che ha realizzato la ricerca “Umbria.it, analisi della realtà e delle tendenze dell’informazione regionale digitale”, promossa dal Corecom dell’Umbria e curata dalla cattedra di Teoria e tecnica dei nuovi media (Facoltà di scienze della comunicazione) e presentata questa mattina a Palazzo Cesaroni. Aprendo i lavori, coordinati dalla giornalista Paola Costantini, il presidente del Corecom Luciano Moretti ha spiegato che la ricerca è stata voluta dal Corecom “per mappare l’informazione in Umbria, e in particolare quella online, per meglio attrezzarci a svolgere in maniera efficace i nuovi compiti di vigilanza e controllo che ci sono stati conferiti all’inizio di questo anno dalla Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. È stata così costituita una prima parte di una banca dati da aggiornare continuamente per poter seguire i profondi mutamenti che si stanno verificando nel campo dell’informazione e della comunicazione umbra”. L'importanza della mappatura dell'informazione online in Umbria è stata sottolineata anche dal presidente del Consiglio regionale Eros Brega, al cui saluto è seguito l'intervento di Michele Mezza, secondo cui “l'Umbria deve riuscire a riproporre nell'informazione digitale lo stesso quadro di spiccata socialità che la caratterizza nella realtà sociale. Il quadro che descriviamo è comunque in forte evoluzione, e questo è sicuramente un dato positivo. Bisogna comprendere che la multimedialità è la caratteristica principale del sistema di comunicazione delle nuove generazioni e che internet è il motore che genera i contenuti e non una vetrina dei prodotti: il problema è conquistare l'attenzione e l'ascolto degli utenti. I successi di una impresa o di un territorio sono affidati alla capacità di creare un circuito aperto e una struttura dialogante. Internet non è un semplice megafono ma uno straordinario sistema sociale che permette di concordare, confrontare e misurare pensieri, messaggi e sogni della comunità. In Umbria abbiamo censito 619 siti internet attivi: la regione stessa è una piattaforma di comunicazione; il territorio è la fabbrica delle news attraverso la comunità, che concretizza il valore aggiunto rappresentato dall'informazione locale. La politica deve garantire un interscambio con i cittadini/utenti che chiedono di poter influire sulle decisione e sul governo del territorio”. Franco Todini, nuovo segretario generale del Consiglio regionale ed esperto di comunicazione pubblica, ha poi evidenziato l'evoluzione dell'informazione e dell'organizzazione del lavoro nella Pubblica amministrazione dagli anni '70 ad oggi, con il passaggio da informazione centralizzata a intelligenza neuronale. C'è una forte necessità di condivisione della conoscenza all'interno della Pubblica amministrazione, da mettere a disposizione del decisore politico e dei cittadini. Manca una soluzione di sistema ed è necessaria una reingegnerizzazione dei sistemi della Pubblica amministrazione per garantire flussi informativi e di dati a disposizione di tutti. Il Consiglio regionale dell'Umbria si è comunque impegnato nella comunicazione multicanale, attivando una delle prime web tv d'Italia e mettendo a punto gli strumenti per condividere con gli utenti le attività svolte dall'Assemblea”. L’assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche e immateriali, Stefano Vinti, ha concluso i lavori sottolineando che “nonostante i pesanti tagli imposti dal Governo nazionale con la manovra finanziaria la Giunta regionale intende procedere con la creazione delle autostrade informatiche, delle infrastrutture immateriali che rendano l'Umbria protagonista in questo settore. Non possono essere tagliati investimenti che sono necessari alla modernizzazione dei territori: la banda larga, ad esempio, è un investimento a cui non si può rinunciare. Entro il 2011 dovrebbe essere ultimata la copertura di tutto il territorio regionale, garantendo il superamento del differenziale digitale tra le diverse aree dell'Umbria”. Condividi