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TERNI - ''E' stato fatto tutto quanto era possibile e l'ospedale di Terni ha lavorato al meglio delle sue possibilita''': a dirlo e' oggi il direttore generale dell'azienda ospedaliera Gianni Giovanni commentando gli interventi messi in atto per il soccorso a Pietro Taricone, morto la notte scorsa. L'attore e' stato sottoposto a una operazione alla quale hanno collaborato le equipe di chirurgia generale, vascolare e di neurochirurgia oltre agli specialisti in rianimazione, radiologia e quelli del servizio trasfusionale. Decine di medici e infermieri che hanno collaborato per le oltre nove ore dell'intervento. A Taricone sono state tra l'altro trasfuse 25 sacche di sangue per fronteggiare le emorragie legate alla caduta. ''Sono state adottate - ha spiegato ancora Giovannini - tutte le soluzioni che potevamo, con le migliori professionalita' del nostro ospedale. Tutto e' stato pero' purtroppo inutile''. Intanto si è appreso che l'Atc che gestisce l'aviosuperficie e il Comune di Terni proprietario dell'area hanno deciso di sospendere momentaneamente l'attivita' paracadutistica. Un provvedimento preso in attesa che si concludano gli accertamenti disposti dalla magistratura. ''Riteniamo che la sospensione dei lanci - ha detto il presidente dell'Atc Sergio Sbarzella - fosse doverosa in attesa che si concludano le inchieste in corso. Anche se quella che ha coinvolto Taricone appare come una tragica fatalita'. Una volta che sara' tutto chiarito valuteremo come riprendere l'attivita' paracadutistica''. Un provvedimento che era stato anche invocato dall'on. Maurizio Ronconi (Udc) che in una sua nota osservava: ''Taricone e' il terzo paracadutista che nel giro di poche settimane muore per incidente sulla stessa aviosuperficie. Potrebbe certamente essere una fatalita' ma e' necessario e doveroso indagare per capire se possano esserci anche altre cause''. ''Quello che e' certo - aggiungeva - e' che il numero di incidenti anche cosi' ravvicinati temporalmente e' assolutamente inquietante e impone una immediata ed approfondita indagine. Per il momento sarebbe assolutamente opportuno sospendere i lanci in quella zona''. Una cerimonia religiosa strettamente privata è in questo momento in corso nella cappella dell'ospedale di Terni per iniziativa dalla famiglia di Pietro Taricone. Il feretro dell'attore sara' poi subito trasferito a Trasacco. A officiare quello che e' stato definito dai familiari dell'ex concorrente del Grande fratello ''un momento di preghiera'' sara' il cappellano dell'ospedale. I congiunti di Taricone hanno gia' chiesto ai giornalisti di tenersi a distanza perche' il momento sia strettamente privato. Il feretro doveva essere essere trasferito in chiesa intorno alle 16 dopo gli ultimi adempimenti medico-legali. Condividi