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Allora coach primo impatto con l’ambiente e con Perugia; quali impressioni Ottime, la società in questi primi giorni mi ha confermato l’ottima impressione che avevo e quella che tutta Italia mi aveva preannunciato… Per quanto riguarda Perugia città penso che io non debba aggiungere altro a ciò che il mondo già conosce e non vedo l’ora di poterla visitare per approfondire le conoscenze su tutto ciò che si può trovare di storico e di culturale. Tanti vecchi e nuovi tifosi (visto anche il travaglio che Perugia sportiva sta vivendo) stanno cominciando a domandarsi quale Perugia vedranno nella prossima stagione e quanto sulla costruzione della squadra influiranno le nuove regole. Domande quasi ripetitive e ossessive, ma che considerando che ogni risultato può fare la differenza tra essere promossi in A2 o essere retrocessi, si capisce che c’è quanto basta per far tremare le vene ai polsi ad ogni allenatore. Le nuove regole a mio avviso sono deleterie non solo per Perugia, o per la A dilettanti ma anche per tutto il basket nazionale, non le condivido e, a campionati fermi, penso che bisognerà fare di tutto per cambiarle, ma adesso ci sono, le dobbiamo rispettare e convivere con loro cercando di “usarle” per raggiungere il nostro obiettivo “le prime sei sette posizioni”. Ci sarà ovviamente ben poca differenza tra le squadre, forse sarà questione anche di differenza canestri, tra la zona salvezza e quella che invece porta verso altre destinazioni meno positive… Le varianti tecniche penso che influiranno sul gioco sia nella costruzione della difesa che nelle scelte di gioco offensivo con un maggior gioco interno rispetto agli anni passati. Nella tua storia agonistica cosa prevale nella gestione della tua squadra, il fare gruppo, la tecnica e l’apporto del singolo, la disciplina nei giochi della squadra, o quel pizzico di funambolica pazzia da trance-agonistica che ogni tanto i giocatori tirano fuori. La costruzione di una squadra secondo me parte dagli allenamenti e solo chi si impegna e dà sempre il 100% merita il rispetto dello staff e dei compagni di squadra. La disciplina e’ importante ma all’interno di questa penso che i giocatori debbano mettere in campo le loro qualità, la loro classe e la loro inventiva per poter dare un quid in più alla pericolosità offensiva e difensiva della squadra. Ultima domanda, il Perugia Basket è certamente una società fatta da dirigenti che mettono per primo la loro passione e la loro capacità gestionale quale risorsa fondamentale per costruire risultati, ma non è certamente o meglio non ancora, società “professionale”. Viste le tue esperienze in ambo le parti, dove ti trovi meglio o cosa garantisce di più il raggiungimento degli obbiettiv La “professionalità” non si dimostra con lo stipendio a fine mese ma con la passione la voglia di fare qualcosa per un gruppo, una società per cui la cosa più importante penso sia l’amore che un dirigente trasmette per la propria società, per questo nostro sport forse un po’ vituperato, ma che tutti noi vogliamo portare il più in alto possibile e con la passione che vedo qui penso che di strada da fare ne avremo molta anche perché lo staff dirigenziale ci sta insegnando che solo con il lavoro si ottengono risultati. Condividi