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di Francesco Sellari Su iniziativa della Fiom-Cgil, più di 800 lavoratori Agile-Ex Eutelia si costituiranno singolarmente parte civile nel processo che vede coinvolti 6 membri della famiglia Landi, ex proprietaria dell'azienda di telecomunicazioni, ed altri vertici aziendali, per un totale di 16 imputati. L'udienza preliminare davanti al gip comincerà domani ad Arezzo. L'iniziativa, hanno comunicato Laura Spezia e Fabrizio Potetti della Fiom-Cgil nazionale “é finalizzata da un lato ad ottenere l'eventuale risarcimento dei danni subiti dai lavoratori, dall'altro ad affermare il principio per il quale l'iniziativa economica privata, qualora si svolga in contrasto con l'utilità sociale ed in pregiudizio della dignità dei singoli lavoratori, deve essere sanzionata”. E' chiaro il riferimento al dibattito sulla modifica dell'articolo 41 della Costituzione che regolamenta l'attività di impresa. La stessa Fiom si è costituita parte civile. A seguito degli ultimi sviluppi della vicenda giudiziaria, il principale reato contestato è quello di bancarotta fraudolenta. Gli inquirenti hanno ricostruito un complesso intreccio di finte società estere che ha permesso di dirottare 50 milioni di euro dai bilanci dell'azienda verso conti svizzeri che sarebbero riconducibili alla famiglia Landi. E così, mentre la proprietà era impegnata a scovare il modo più astuto per intascarsi il denaro dell'azienda senza pagare un euro di tasse al fisco italiano, i lavoratori e le lavoratrici hanno vissuto l'inferno della cessione del ramo ITC dell'azienda che si è rivelata l'anticamera di una vera e propria dismissione. Non vedono lo stipendio da mesi ed è per questo che alcuni di loro stazionano ormai da più di una settimana davanti a Montecitorio. A turno in sciopero della fame, chiedono al governo di aprire un tavolo tecnico per risolvere la loro vertenza. “E inaudito che non possa essere convocato questo tavolo - ha aggiunto Laura Spezia - e l'interim di Silvio Berlusconi al ministero dello Sviluppo economico (dopo le dimissioni di Scajola n.d.r.) in effetti può creare qualche difficoltà. Il vero problema è che il tavolo su cui si discuteva è quello della presidenza del Consiglio; è ovvio che l'interim dello Sviluppo economico nelle mani di Berlusconi e il fatto che Eutelia sia appetibile perché è un'azienda di telecomunicazioni può creare qualche problema. Forse qualche conflitto di interesse c'è”. Secondo alcuni, Mediaset sarebbe interessata a mettere le mani su Eutelia. Dal sito dazebao.org Condividi