ORVIETO - Sono ritenuti responsabili di oltre una decina di furti compiuti a Todi, Orvieto e Fabro ai danni di bar o altri esercizi commerciali gli otto romeni, tutti gia' detenuti, raggiunti da ordinanze di custodia cautelare disposte nell'ambito di un'indagine condotta dai carabinieri delle compagnie di Todi e Citta' di Castello. Un nono straniero e' invece latitante.
I provvedimento sono stati disposti dal gip di Orvieto su richiesta della procura della Repubblica della stessa citta'. Secondo la ricostruzione accusatoria i romeni, tutti residenti nel Lazio, hanno compiuto o furti tra gennaio e febbraio scorso agendo di notte ed in maniera ben organizzata. Ogni componente della presunta organizzazione - hanno ricostruito i militari - aveva un compito preciso, i colpi erano preceduti da minuziosi sopralluoghi e il bottino veniva ripartito subito dopo il furto, quando i malviventi si rifugiavano nelle campagne circostanti il bar saccheggiato prima di rientrare nel Lazio.
Gli indagati, spesso, devastavano gli esercizi commerciali presi di mira, dove asportavano slot machine e altre apparecchiature elettroniche contenenti denaro. Tutti gli indagati, tranne quello latitante, sono stati raggiunti dalle ordinanze cautelari nel carcere di Capanne, dove sono detenuti a seguito dell'operazione Jackpot portata a termine lo scorso mese di febbraio sempre dai carabinieri.
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