PERUGIA - Una crisi nera e senza precedenti, che non promette alcun vento di bonaccia. E' quanto e' emerso dall'ultimo Rapporto congiunturale di Cna Costruzioni Umbria; le cifre sono impietose: produzione - 36%; ordini - 47%; fatturato - 35%. Per un esame approfondito della situazione, gli stati generali delle costruzioni nella regione si terranno con tutte le associazioni, venerdi' 2 luglio a Perugia (ore 10.30) al centro congressi A. Capitini, alla presenza della massime istituzioni regionali. Il CNA e le associazioni lanciano un accorato appello affinche' ''le nostre proposte condivise vengano accolte.'' Il fronte degli investimenti e' fermo: soltanto l'8% delle imprese ha dichiarato di aver fatto investimenti in macchinari. Un quadro desolante per il quale, secondo Cna occorre mettere in campo da subito misure straordinarie in grado di invertire la rotta. ''La crisi nel settore delle costruzioni - ha detto Leonello Antonelli Presidente Cna Costruzioni Umbria - ha registrato, nel primo trimestre 2010 un ulteriore deterioramento dei livelli occupazionali e un forte stallo sia negli appalti pubblici che nell'edilizia privata. In sofferenza vistosa sono quasi tutti gli indicatori principali. In particolare, i ricavi registrano un ulteriore calo del 10% rispetto ai livelli gia' minimi registrati a fine 2009. Se nei momenti migliori le piccole imprese avevano in portafoglio lavori che permettevano loro di programmare l'attivita' per qualche mese, oggi - ha concluso Antonelli - viviamo alla giornata''. La situazione e' ancora piu' preoccupante sul piano occupazionale, il ricorso alla cassa integrazione in deroga, e' triplicato. Nel primo trimestre 2010 il solo settore dell'artigianato, a livello regionale, ha registrato la peggiore performance in termini assoluti di cancellazione di imprese. Sono state 421 le cancellazioni, di gran lunga superiori alle nuove iscrizioni portando il saldo negativo a ben 128 imprese. Condividi