Carla Adamo PERUGIA (Avi News) – Una panoramica sulla storia, lo stato attuale e le prospettive future della meccanica. È stato questo il filo conduttore dell’incontro dal titolo “Lo sviluppo della meccanica. Dall’artigianato all’automazione alla meccatronica-robotica”, organizzato dai consiglieri regionali Gianfranco Chiacchieroni e Luca Barberini, che si è svolto al Park hotel di Ponte San Giovanni, a Perugia. “Abbiamo pensato a questo incontro – ha spiegato Chiacchieroni - per tentare di rafforzare il rapporto tra istituzioni e cittadini e per dare una possibilità di incontro per affrontare le problematiche della società e del territorio umbro. Un’occasione per approfondire lo stato dell’innovazione nella meccanica e per mettere a confronto le idee, in una continua ricerca di miglioramento e di scambio reciproco soprattutto in questo momento di crisi in cui è necessario ripartire con stimoli e input nuovi per dare respiro all’economia”. Tra gli interventi quello di Paolo Valigi, docente della facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Perugia che ha illustrato le linee innovative della meccanica, partendo da Paesi all’avanguardia nel settore, come il Giappone e gli Stati Uniti, e che si è soffermato sullo stato dell’automazione, con un approfondimento sulla robotica umanoide. Valigi ha ripercorso la storia della meccatronica e della robotica, illustrando anche i progressi compiti dalla scienza e della tecnologia e ha portato alcuni esempi di prototipi di macchine e robot, utili nei campi industriale, dei servizi, delle automobili, aereonautico e anche in ambito medico o biologico, molti già pronti per essere commercializzati e che non vengono immessi nel mercato solo perché non ci sono segmenti ancora in grado di recepirli. “Si tratta di macchine e robot che possono essere comandate a distanza, che hanno dei sistemi per cui riescono a rilevare ed evitare gli ostacoli e che non hanno bisogno che la persona che le gestisce sia nello stesso ambiente. E questi sistemi possono essere molto utili nel trasporto merci, nel comando delle automobili, soprattutto in autostrada o in condizione di grande traffico. Anche in ambito medico e, per esempio, chirurgico possono portare grandi vantaggi perché permettono al medico di affaticarsi meno, potendo lavorare seduto o in posizioni più comode, riescono a rilevare lo stress e la stanchezza e a rimodulare l’intervento tenendo conto di questi fattori, consentendo anche di operare a grandi distanza tra medico e paziente. Questi sono solo degli esempi delle grandi possibilità che l’innovazione tecnologica può consentire in termini di sviluppo e di mercato in tantissimi settori”. Un altro degli argomenti affrontati è stato quelle delle piattaforme tecnologiche europee per cercare di fare il punto sul panorama attuale dell’innovazione. “Le piattaforme – ha spiegato Valigi – sono diventate un vero e proprio strumento di consultazione formale, che raccolgono più soggetti che hanno interesse in uno stesso settore e che si mettono insieme per definire obiettivi di medio e lungo termine nel campo della ricerca, dando così precise indicazioni alla Comunità europea su come stanziare i finanziamenti”. “Tra gli elementi - ha aggiunto Valigi – che ritengo oggi fondamentali per la crescita di un’impresa, anche piccola, ci sono sicuramente la sua capacità di sviluppo, puntando anche e soprattutto sul capitale umano e sul bagaglio di cultura personale e aziendale che ognuno ha, sull’organizzazione d’impresa, che sarà sempre più complessa e articolata, e sullo sviluppo di nuovi prodotti appetibili per il mercato”. “Credo che in questo panorama - ha concluso il docente – il rapporto tra Università e aziende sia strategico perché noi possiamo mettere a servizio del mondo delle imprese le nostre conoscenze e la nostra cultura scientifica, aiutando anche la diffusione delle direttive e delle linee di indirizzo europee, oltre che nello sviluppo tecnologico, mettendo a disposizione i nostri progressi, in un rapporto sinergico che favorisca la crescita del territorio”. Condividi