SANT'ANATOLIA DI NARCO - Nasce dall’iniziativa dell’associazione “Roberto Almagià”, attivissimo gruppo che raduna collezionisti e appassionati di cartografia antica e che ha scelto già da qualche anno come sede elettiva per riunioni di studio e mostre un bellissimo centro dellla Valnerina, il convegno proposto dal 25 al 27 giugno a Sant’Anatolia di Narco.
L’analisi degli apparati decorativi delle carte italiane tra Quattrocento e Ottocento è l’oggetto del programma annuale, che si articola in un seminario di studio e in due momenti espositivi, rispettivamente dedicati alle figurazioni decorative (presso la Chiesa della Madonna delle Grazie) e al manoscritto cinquecentesco di Cipriano Piccolpasso conservato presso la Biblioteca Augusta di Perugia che raccoglie le piante delle città e terre dell’Umbria, che verrà eccezionalmente esposto nel Convento di Santa Croce.
Realizzata con il patrocinio della Società Geografica Italiana, del Centro per gli studi storico-geografici e della Biblioteca Augusta di Perugia, in collaborazione con Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Sant’Anatolia di Narco, Consorzio BIM, Lions Valnerina e Fondazione Lungarotti, l’iniziativa giunge quest’anno alla quinta edizione.
Il seminario di studi
É previsto per sabato 26 giugno presso l’Istituto Agrario di Sant’Anatolia la V edizione del convegno annuale di cartografia storica organizzato dall’associazione Almagià. Tanti e molto autorevoli i relatori che interverranno sul tema degli apparati decorativi nella cartografia italiana: Peter Michael Barber, Direttore delle Map Collections della British Library, Marica Milanesi dell’Università di Pavia, Lucia Nuti dell’Università di Pisa, Paola Valenti dell’Università IUAV di Venezia, Vladimiro Valerio dell’Università IUAV di Venezia.
Le due mostre:
·- Apparati decorativi, Figurazioni e Decorazioni nella cartografia italiana dal Quattrocento all’Ottocento
Sant’Anatolia di Narco, Chiesa della Madonna delle Grazie
Inaugurazione 25 giugno, ore 17.30
In uso ancora nel corso dell’800, non sono solo un espediente o un trucco per rendere vendibile una mappa o un atlante, ma sono strettamente collegati agli usi, ai committenti, al pubblico cui erano diretti e, ovviamente, al gusto dell’epoca.
Oltre al fascino immediato di certe figurazioni, vi è un più profondo livello interpretativo, relativo ai simboli adottati che spesso nascondono un coerente messaggio iconografico, che va decodificato ed interpretato.
Nella realizzazione di questi veri e propri inserti d’arte, nel contesto cartografico, furono coinvolti importanti artisti, disegnatori e incisori che prestarono la loro opera anche nel mercato librario.
Nella mostra saranno esposti pezzi a stampa, ma anche manoscritti, realizzati in Italia dalla fine del ’400 a tutto l’800, epoca in cui, pur con un’attenzione particolare alla esattezza e alla scientificità dell’oggetto cartografico, non si perse il gusto dell’abbellimento e della decorazione.
Basti ricordare che nell’Istituto Geografico Militare, fondato nel 1872, vi era una sezione denominata “artistica” che era addetta al “vestimento” delle carte: rendere cioè, quegli oggetti tecnici esatti, degli oggetti figurativamente validi.
Gli apparati decorativi menzionati e messi in evidenza, nella mostra e nel catalogo, sono: cornici e bordure incise, cartigli con o senza titoli, vignette, immagini allegoriche, frontespizi figurati, monumenti antichi e vedute, reperti archeologici e iconografici relativi per lo più ai territori rappresentati, ritratti, particolari tipi di scala metrica ed anche tipi di scritture particolarmente ricche e sontuose, o semplicemente curate nel loro aspetto grafico.
In occasione dell'inaugurazione della mostra verrà presentato il catalogo.
- Le piante delle Città e Terre dell’Umbria dal manoscritto di Cipriano Piccolpasso
Sant’Anatolia di Narco, Convento di Santa Croce, Sala Campani
Inaugurazione 25 giugno, ore 19.00
La mostra esporrà le vedute e le piante di città e paesi dell’Umbria contenute nel manoscritto originale di Cipriano Piccolpasso del 1579 Le piante et i ritratti delle Città e Terre dell’Umbria sottoposte al Governo di Perugia, abitualmente conservato presso la Biblioteca Augusta di Perugia.
Già noto per il suo fondamentale trattato sulla ceramica rinascimentale Li tre libri dell’arte del vasaio, il legato pontificio Cipriano Piccolpasso nel 1565, su mandato di Papa Pio IV, è incaricato di redigere un rapporto concernente tutte quelle città, castelli, ville e rocche esistenti in Umbria sottoposte al governatore di Perugia Francesco Bossi. Per adempiere a tale incarico, dal 12 aprile al 21 giugno di quell’anno effettua un giro ispettivo per la legazione perugina. Per ciascuna delle località visitate, oltre a rilevare i dati relativi alle fortificazioni, egli effettua anche un rilievo per pianta e per veduta. Tale relazione prende il nome di Libro delle piante et ritratti delle città e terre dell’Umbria sottoposte al governo di Perugia: in essa Piccolpasso ha modo di esporre la sua competenza nel campo dell’ingegneria militare. Del rapporto ci sono pervenute due successive redazioni manoscritte, una coeva e l’altra realizzata nel 1578-1579, quest’ultima in due copie.
Il codice conservato a Perugia, cronologicamente il più recente dei tre, rappresenta il testamento spirituale di Cipriano, cui egli ha lavorato fino alla fine della sua vita: in esso l’autore ha finalmente l’occasione di dare piena dimostrazione delle sue vaste cognizioni culturali e tecniche e delle proprie capacità e qualità artistiche non comuni. Arrichisce il manoscritto con stupende tavole realizzate a penna su fogli doppi: 29 tavole contenenti le piante e le vedute delle 14 città prescelte, nonché la carta dell’Umbria e l’albero genealogico della famiglia Baglioni, oltre a diverse altre illustrazioni sparse nel testo.
Colui che era stato incaricato di redigere una relazione sullo stato delle difese delle roccaforti dell’Umbria corredata di dati statistico-amministrativi, realizza piuttosto un’opera letteraria di genere corografico. Questo ha fatto sì che Piccolpasso ci abbia trasmesso un ritratto a tutto tondo di una regione di cui delinea geografia e cartografia, urbanizzazione e paesaggio, archeologia e storia, aneddoti e folklore, condizioni sociali e politiche, economia e ambiente, psicologia e attitudini degli abitanti.
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