TERNI - Nel corso dei primi cinque mesi dell'anno in provincia di Terni sono nate 805 nuove imprese, 136 solo nel mese di maggio. E' nello stesso mese il saldo tra nuove iscrizioni e cessazioni al registro imprese e' positivo di 74 unita' con un tasso di crescita mensile su base provinciale dello 0,35%. A riferirlo e' la stessa Camera di commercio in una nota. A fine maggio erano 22 mila 3 le imprese presenti nel registro camerale. Un quadro di sintesi che emerge dai dati mensili sulla nati-mortalita' delle imprese italiane fotografati attraverso Movimprese. La Camera di commercio ha sottolineato che continua quindi con regolarita' il trend positivo tra nuove iscrizioni e cessazioni che ha caratterizzato i primi mesi dell'anno mentre le cessazioni continuano a diminuire in misura rilevante. ''Si tratta di un segnale positivo per la nostra economia'' ha detto il presidente della Camera di commercio ternana, Enrico Cipiccia commentando i dati. ''E' dal mese di febbraio - ha aggiunto - che le nuove iscrizioni superano le cessazioni e che il tasso di crescita dell'imprenditoria provinciale e' migliore di quello medio regionale''. L'esame dei dati demografici delle imprese ternane disaggregati per settore produttivo mette in luce il particolare ruolo che il commercio gioca nella complessiva dinamica demografica delle imprese della provincia: il suo saldo nei primi cinque mesi dell'anno e' pari infatti a -119 unita' con un tasso di -0,9% che, nel complessivo, dimostra una sostanziale tenuta pur nelle difficolta' causate dalla riduzione della domanda dei consumatori. Anche per le imprese agricole presentano un andamento decrescente nel periodo di 59 unita' con un tasso di decremento del 1,3%. Settore questo - ha spiegato ancora la Camera di Commercio - in presenza di un trend di lungo periodo che vede la continua diminuzione del numero delle aziende agricole. Inoltre, si conferma da gennaio a maggio il ridimensionamento, in termini demografici, del settore manifatturiero che perde 50 unita' con un tasso del -2,1%. I risultati migliori vengono invece dalle attivita' artistiche e di intrattenimento (+3,8), dalle immobiliari (+3,5%), dal comparto sanita' e assistenza sociale (+2,9%). Condividi