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ROMA - Si mostra sorpreso Pietro Lunardi, alla notizia di essere stato iscritto, insieme al cardinale Crescenzio Sepe, nel registro degli indagati per l'inchiesta sulle Grandi Opere. "Adesso non faccio commenti, voglio solo capire", dice l'ex ministro in un'intervista al Corriere della Sera. Lunardi afferma anche che "sicuramente" si rechera' dai magistrati di Perugia "al piu' presto. Andro' e chiariro' tutto". Quanto a quello che dira' davanti ai magistrati, Lunardi risponde: "Non so, vedro' cosa hanno da chiedermi". Sui presunti favori ricevuti dal costruttore Anemone, Lunardi afferma: "Non ho mai detto di aver ricevuto favori da Anemone. Cosi' come non ho mai voluto attaccare ne' Claudio Scajola, ne' il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso". Lunardi sembra anche ridimensionare la sua presunta amicizia con il costruttore, "amici... insomma, conoscenti" e rispetto alle cortesie fatte ad Anemone, afferma: "Ci siamo scambiati delle cortesie, ma niente di che". Infine, l'ex ministro sostiene di non aver parlato in questi giorni con il cardinale Sepe: "No -risponde- non ce n'era motivo". Condividi