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ROMA - Non c'e' mai stato grande feeling, forse semplicemente per diversita' di carattere - secondo quanto si apprende in ambienti ecclesiastici romani - tra Papa Benedetto XVI e il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, ora indagato a Perugia nell'inchiesta sui Grandi Eventi. Crescenzio Sepe, 67 anni, era arrivato a Propaganda Fide, il dicastero piu' ricco della Santa Sede, con un patrimonio di 9 miliardi di euro e da cui transitano tutti i soldi per le missioni, dopo aver guidato l'organizzazione del Giubileo del Duemila. Durante la preparazione e lo svolgimento dei circa 240 eventi giubilari aveva conosciuto sia Angelo Balducci, divenuto poi consultore di Propaganda Fide e gentiluomo di sua Santita', sia Guido Bertolaso. Il Giubileo aveva polarizzato molte energie della Curia, ma non quelle di Joseph Ratzinger, allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, che alla vigilia del 2000, aveva confidato amabilmente ai giornalisti di essere ''un po' tra quelle persone che hanno difficolta' a trovarsi in una struttura celebrativa permanente''. Poi, alla presentazione di un fascicolo dedicato all'anno giubilare, Ratzinger aveva citato un giudizio di Giovanni Papini sul Giubileo del 1950, il quale si lamentava che ''moltissimi, troppi, ne discorrono (del Giubileo) come se dovesse essere una fruttuosa stagione turistica'', in assenza di alcun senso del peccato. Insomma una visione ben diversa da quella della gioiosa macchina organizzata dal Comitato per il grande Giubileo del Duemila, di cui era segretario l'allora vescovo Sepe, nominato poi cardinale e responsabile di Propaganda Fide nel 2001. Nel 2006, alla fine del primo quinquennio, Ratzinger, divenuto nel frattempo Benedetto XVI, ha deciso di trasferirlo a Napoli. Al posto di Sepe e' arrivato il cardinale indiano Ivan Dias, lontano anni luce dalle amicizie e dagli intrighi della politica italiana. Dunque, ribadiscono ora in Vaticano, eventuali accuse su una gestione ''disinvolta'' dei beni missionari vanno girati ai ''precedenti responsabili''. Condividi