GUBBIO - Si è tenuta questa mattina presso la sala consiliare del Comune una conferenza stampa per spiegare le ragioni della soppressione del mercato di martedì 22 giugno e dell’invito rivolto a negozianti e commercianti a tenere le serrande abbassate fino alle 10,30 in occasione delle celebrazioni del 66° anniversario dell’eccidio dei 40 Martiri. Sono intervenuti la sindaco Maria Cristina Ercoli, l’assessore allo sviluppo economico Graziano Cappannelli, la presidente del consiglio comunale Antonella Stocchi, Gianfranco Urbani per Confersercenti e Bruno Fioroni per Confcommercio. «Questa conferenza stampa è stata convocata – ha esordito la sindaco Ercoli- per comunicare a chi è lontano dal ricordo e dalle modalità di ricordo dell’eccidio dei 40 Martiri le iniziative che l’amministrazione comunale ha inteso intraprendere di concerto con le associazione di Categoria. Infatti, a causa della concomitanza della ricorrenza della celebrazione dell’Eccidio dei 40 Martiri, il mercato settimanale di martedì 22 giugno verrà soppresso e non semplicemente spostato di orario, tutto ciò per dare importanza a questa giornata, che per gli eugubini giovani e meno giovani deve essere un punto di riferimento, una data da non dimenticare ma da ricordare con il rispetto che merita. Da parte delle istituzioni c’è la volontà, in collaborazione con le associazioni di categoria, di far passare il messaggio che sulla giornata del 22 giugno “non si contratta”, il 22 giugno Gubbio si ferma per ricordare 40 concittadini caduti e altrettante Famiglie. Quest’anno- ha concluso la sindaco – abbiamo invitato a prendere parte alle celebrazioni, oltre i sindaci del comprensorio, anche quelli di Cantiano, Pietralunga e Umbertide. Ringraziamo l’Associazione Famiglie 40 Martiri per l’attività profusa nel mantenere sempre vivo il ricordo collaborando fattivamente con il comune, le associazioni e le scuole.» L’assessore Cappannelli, dopo aver ricordato che il recupero del mercato avverrà domenica 11 luglio ha sottolineato che «Il Comune e le associazioni hanno invitato gli esercenti ad abbassare le serrande almeno fino al termine delle celebrazioni, in segno di rispetto; come amministrazione comunale abbiamo deliberato l’apertura posticipata alle 10,30 degli uffici. Non sono ore di ‘non lavoro’, i dipendenti comunali saranno tenuti a recuperarle. Purtroppo – ha proseguito Cappannelli- in questi ultimi tempi è in atto uno forte tentativo di revisionismo storico. La nostra società moderna corre veloce verso quello che alcuni definiscono progresso, ma altrettanto celermente dimentica il proprio passato. Non può esserci un futuro civile, democratico, caratterizzato da benessere diffuso per tutti se ci si libera del proprio passato o addirittura se si tenta di modificare la realtà. I riti della memoria, che danno senso e identità alla nostra Repubblica, vengono guardati e trattati con insofferenza e indifferenza da una parte del Paese, per la precisione, dalla maggioranza politica che ci governa. Il Presidente del Consiglio Berlusconi ha definito il 25 Aprile "Festa della Libertà" e non “Festa della Liberazione"; come se fosse una celebrazione del suo partito. La Lega vede nel tricolore e nella nazione i simboli di un passato da superare. Stanno minando le fondamenta della nostra Costituzione, mettendo in discussione l’Unità d’Italia. Quello che ci unisce è vivere in questa Repubblica, con questa Costituzione; quello che ci separa è il significato che ciascuno di noi attribuisce alla Repubblica e alla Costituzione. La Costituzione è la carta di identità dell’Italia e del suo popolo. Una nazione diventa fragile quando è priva di valori e di identità comuni. L’eccidio dei 40 martiri è la testimonianza di che cosa sia stato il regime nazifascista. Ha un valore simbolico importantissimo. Il sacrificio di sangue di coloro che sono stati uccisi, il dolore dei familiari e di tutta la comunità non può essere relegato in un cassetto della memoria.» I rappresentati delle associazioni di categoria all’unanimità hanno dimostrato piena disponibilità ad aderire alle iniziative, invitando tutti i loro associati ad aprire i negozi a partire dalle 10,30. La presidente del consiglio Stocchi ha ricordato l’impegno e la partecipazione dei ragazzi del CCRR alle giornate del 22 giugno e del 27 gennaio, oltre alla sensibilità dimostrata nei confronti delle vittime del periodo nazifascista, anche con progetti al di là della dimensione comunale. Condividi