PERUGIA - "E' mai possibile che un assessore all'Agricoltura faccia pubblicamente le lodi del tabacco a scapito della produzione vinicola?". A chiederselo è il consigliere regionale umbro Maria Rosi (Pdl) criticando le affermazioni dell'assessore regionale all'Agricoltura Fernanda Cecchini, che avrebbe definito la coltura del tabacco "di livello alto e con un basso impatto ambientale" quindi "tanto vale coltivarlo", e che "il fumo fa male ma anche bere Sagrantino, ubriacarsi e mettersi alla guida fa altrettanto male". Secondo Rosi "a parte il fatto che sia il fumo sia l'alcol finiscono per incidere pesantemente sui bilanci della sanita', bere moderatamente non provoca necessariamente danni alla salute, mentre non si puo' certo dire la stessa cosa delle sigarette". Inoltre, ha aggiunto, "e' noto a tutti che l'Unione europea proprio per questi motivi sta andando nella direzione di dare sempre meno sostegno alla tabacchicoltura, per cui mi sembrerebbe sensato che un assessore all'agricoltura concentrasse le politiche di sua competenza magari sulla riconversione dei terreni agricoli, mossa che avrebbe ben altro sostegno economico". All'assessore regionale Cecchini, ha concluso Rosi, "chiedo di sostenere con il massimo impegno la nostra agricoltura e di rivedere le sue idee sul tabacco, tanto le elezioni ci sono gia' state e i voti li ha presi, quindi adesso guardiamo al futuro con piu' lungimiranza". Una polemica che appare un po' forzata, quella della consigliera Rosi, almeno stando alla nota pubblicata al riguardo dall'agenzia regionale sulla partecipazione al Vinitaly di Mosca da parte dell'assessore umbro (non essendo stati presenti a quell'incontro, ci dobbiamo fidare della professionalità dei nostri colleghi dell'ufficio stampa della Giunta regionale), che ripubblichiamo integralmente e nella quale non compaiono affatto considerazioni negative sul vino umbro. Tutt'altro. ----------------------------------- ''Il vino umbro - ha affermato l'assessore Cecchini - e' in Umbria un comparto in costante crescita, soprattutto qualitativa. Ne sono una prova i nove 'Tre Bicchieri' (due in piu' dell'anno scorso), assegnati dalla 'Guida dei Vini d'Italia 2010' del 'Gambero Rosso' ad altrettanti vini e produttori umbri, gli importanti riconoscimenti nazionali ed internazionali, il successo dei vini umbri anche al 'Vinitaly' di quest'anno ed il crescente favore che essi incontrano nei consumatori''. ''Il vino umbro - ha aggiunto Fernanda Cecchini - e' un sogno ed un ricordo che si porta a casa in bottiglia, perche', Sagrantino o Grechetto o Ciliegiolo o Sangiovese o Trebbiano o Aleatico o Gamay che siano, i vini umbri delle zone 'doc' e 'docg' racchiudono il territorio, esaltandone le qualita' legate alla natura ed al lavoro umano''. ''Il vino umbro - ha aggiunto l'assessore - e' buono e, come confermato da numerosi studi, fa anche bene alla salute, se bevuto in modo 'consapevole'. Lo stesso vale per la gastronomia, perche' la regola del gusto e' la moderazione, cercare quell'intensita' che soltanto la qualita' sa dare''. ''Poi - ha scherzato l'assessore -, chi proprio non puo' farne a meno puo' anche fumarci sopra una sigaretta o un sigaro: sarebbe, per carita', meglio di no, ma, dovendo scegliere il male minore, allora e' meglio che si faccia con tabacchi di qualita', come sono quelli umbri''. Condividi