Riunito il forum economico sul manifatturiero dell’area Ternana: il Comune incontra associazioni di categoria e sindacati

TERNI – Condividere con i principali protagonisti del tessuto produttivo le valutazioni sulla crisi generale. Proporre delle ricette di ripresa peculiari del territorio ternano da presentare al tavolo provinciale sullo sviluppo e all’attenzione dell’ente regione e del governo nazionale. Questa mattina, nella sede dell’assessorato allo Sviluppo Economico all’ex Foresteria della Terni, si è riunito il forum economico sul manifatturiero dell’area ternana, un tavolo di confronto e approfondimento voluto da Palazzo Spada. Per l’Amministrazione Comunale erano presenti il sindaco Leopoldo Di Girolamo, il vicesindaco Libero Paci e gli assessori Sandro Piermatti e Maria Bruna Fabbri; per l’associazione industriali il presidente regionale Umbro Bernardini; per la Camera di Commercio il presidente Enrico Cipiccia; per la Confartigianato Giuseppe Flamini; per la Confapi Carlo Salvati; per Sviluppumbria Maurizio Cipollone; per la Cna Giulio Cesare Proietti; per la LegaCoop Adriano Padiglioni; per la Confcooperative Lorenzo Mariani; per la Cna Giulio Cesare Proietti; per la Confartigianato Michele Medori; per la Cgil Lucia Rossi; per la Cisl Faliero Chiappini. Il tavolo sul manifatturiero sarà seguito da un approfondimento specifico sul commercio e i servizi in generale. Oggetto di lavoro saranno anche il tema dello snellimento burocratico e del miglioramento del Sportello unico per le imprese, l’università e il rapporto con le imprese locali, le politiche di attrazioni territoriali, il miglioramento delle aree industriali. “Non si tratta solo di un’occasione di ascolto, ancor meno dell’ennesimo tavolo di partecipazione, la nostra vuole essere una iniziativa che mira a dar luogo a una discussione, a un confronto, e soprattutto a una proposta in merito alle specificità ternane. Riteniamo che questo territorio abbia proprie peculiarità economiche e produttive che vadano rappresentate con forza sul tavolo provinciale e regionale e che possono assumere i connotati di una vertenza nazionale. La crisi mondiale su questo territorio ha assunto dei connotati ben precisi che vanno a riflettersi pesantemente sul settore manifatturiero e sulla presenza di alcune multinazionali, ad iniziare da quelle chimiche, come dimostra la vicenda Basell. Ci sono dati preoccupanti sulla cassa integrazione, sull’aumento della disoccupazione, sulla diminuzione degli occupati nel manifatturiero compensato solo in parte dal terziario, sul riproporsi del lavoro nero di varia natura. Si pone un problema di risposta che deve essere messa a punto dal territorio, che deve coinvolgere tutti, che può svilupparsi su alcuni elementi di forza come i materiali speciali e innovativi. Partendo da questi occorre rafforzare e ampliare le verticalizzazioni di queste produzioni. La sfida quindi è quella dei poli di innovazione che partendo dalle eccellenze sui materiali costruiscano reti e filiere di piccole e medie imprese. La crisi globale e persistente ci ha insegnato che con la finanza e il terziario non si garantisce il duraturo sviluppo dei territori”, sostiene l’assessore allo Sviluppo Economico Piermatti. “Non siamo alla proliferazione dei tavoli, abbiamo il dovere però di mettere in risalto la specificità della Conca Ternana e del suo assetto produttivo che necessita di una riflessione. Il patto di territorio è uno strumento da calibrare, da rimettere a punto, va declinato con le nuove esigenze e le nuove possibili risposte. Più complessivamente si pone il problema di questo territorio che non incide in maniera adeguata nelle vicende regionali. Occorre quindi una rete territoriale forte, la vicenda della vertenza sull’Università, la mobilitazione del territorio, l’attenzione riscontrata dalla presidente della giunta regionale, dimostrano che questo modello può dare dei frutti concreti. Il forum che variamo oggi ha una duplice valenza: attenzione alle dinamiche locali, ad iniziare dal prossimo bilancio comunale che dovrà ancor di più fare i conti con i tagli nazionali; proiezioni nelle dinamiche regionali e nazionali per trovare quelle risposte di ripresa economica che sono strettamente legate allo sviluppo del manifatturiero”, ha dichiarato il sindaco Di Girolamo.