Circolo Prc Bettona
Le dichiarazione del Consigliere regionale Paolo Brutti richiedono immediate ed urgenti precisazioni perché le necessità e le urgenze non sono certo quelle richiamate e rappresentate nell'articolo pubblicato sui giornali.
Visto che allo stato non ci sono più capi nelle stalle, fatta eccezione per quegli allevamenti che si sostiene essere di livello nazionale e che si vuol fare riaprire con l'adozione della recente delibera della Giunta regionale, il problema non è il controllo dei livelli della laguna ma lo smaltimento del suo contenuto di cui, ancora oggi, non se ne conosce l'essenza e la composizione. Quello che è certo è che ci sono finite anche le sostanze recuperate dal disastro di Campello.
Per quanto concerne il circolo di Rifondazione abbiamo già chiesto all'assessore Vinti di attivarsi per rivedere la deliberazione n.802 del 31.5.2010 con cui si dispone una deroga di tipo personale ad un allevatore di Bastia Umbra. Se ci sono soluzioni tecniche in grado di far superare il blocco imposto dalle amministrazioni comunali queste debbono valere per tutti i territori e per tutti gli allevamenti. Stiano a Costano, a Cannara o a Bettona.
Pertanto al nostro assessore Vinti, ma anche ai consiglieri di PRC, abbiamo chiesto di attivarsi affinché il blocco imposto o resta per tutti o che le soluzioni tecniche di allevamento trovate, quali l'allevamento su paglia o la produzione di letame con le tecniche classiche o di compost, sia consentito a tutti e non solo agli amici degli amici o a chi ha qualche santo protettore.
Invece anche al Consigliere Brutti vorremmo suggerire di farsi parte attiva percontrollare come vengono spesi quei 280 mila euro, impegnati dalla Giunta regionale precedente, e destinati come anticipazioni per i lavori di risanamento della laguna piena di reflui e di non si sa che cos'altro. Questi soldi sono stati stanziati come anticipazioni e debbono essere recuperati in base alla consolidata norma comunitaria che stabilisce il principio di “chi inquina paga”.
Risulta invece che questi fondi siano utilizzati per fare lavori all'impianto che peraltro, come noto, non è perfettamente in regola perché gli uffici competenti non hanno mai regolarizzato le procedure di esproprio e il oggi il proprietario, forse giustamente, pretende un adeguamento del corrispettivo.
Concludendo se si vuol fare qualche controllo forse è opportuno procedere a verificare le procedure e gli atti adottati dagli uffici della Regione e dalle ASLL per quanto riguarda le autorizzazioni e i controlli.
Martedì
15/06/10
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