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PERUGIA - ''L'Umbria e' quasi vicina all'autosufficienza di sangue, ma aumentano anche le richieste delle strutture ospedaliere per la crescita qualitativa delle prestazioni ad alta specialita' erogate e ognuno di noi deve sentirsi chiamato a compiere un atto di civilta' e generosita''': in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, proclamata per oggi dall'Organizzazione mondiale della Sanita', l'assessore regionale Vincenzo Riommi, insieme al presidente regionale Avis, Giovanni Magara, ha rivolto un appello agli umbri affinche' cresca ulteriormente il numero dei donatori periodici. Nel 2009, ha ricordato a questo proposito il presidente dell'Avis, in Umbria si e' registrato un aumento del 4,31 per cento dei donatori e del 4,42 delle donazioni, inferiore all'obiettivo fissato nel 5 per cento. L'Avis, che copre quasi il 90 per cento (89,56 per cento) dell'intera raccolta di sangue attuata dai servizi immunotrasfusionali, nei primi cinque mesi di quest'anno ha riscontrato un incremento costante nelle donazioni del 4,76 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. ''Ci vuole un grande gioco di squadra - ha sottolineato Riommi, richiamandosi allo slogan di una delle campagne promozionali dell'Avis - Grazie all'impegno dell'Avis e delle altre associazioni, l'Umbria e' ai primi posti in Italia nel rapporto tra donazioni e popolazione, con un 4,47 per cento a fronte del 3,35 a livello nazionale. Un risultato che dobbiamo impegnarci tutti a migliorare - ha detto ancora - perseguendo gli obiettivi che ha fissato il primo piano regionale sangue 2009-2011, a cominciare dal raggiungimento dell'autosufficienza regionale con donatori periodici e allo sviluppo e integrazione della rete delle strutture trasfusionali con la riorganizzazione delle funzioni trasfusionali nell'ambito del sistema sangue regionale''. ''Occorre incrementare il numero delle donazioni soprattutto nelle periferie delle citta', dove si riscontra meno sensibilita' - ha detto ancora Riommi - favorendo il piu' possibile l'accesso con punti di prelievo, senza abbassare il livello di qualita' delle strutture''. ''La sicurezza trasfusionale dell'Umbria e' garantita - ha detto Magara - sia dal rispetto degli standard fissati dall'Istituto superiore di sanita' sia dai controlli ulteriori che vengono effettuati e si sta procedendo all'accreditamento regionale dei servizi immunostrasfusionali e delle unita' di raccolta, tra gli obiettivi del piano sangue''. ''Sul piano - ha aggiunto Magara - inizieremo un monitoraggio, certi che la Regione e i vertici delle aziende ospedaliere e sanitarie si impegneranno per la migliore attuazione delle azioni previste e per il conseguimento dei suoi obiettivi, in particolare a una rete di servizi che risponda ai requisiti di qualita' ed efficienza e consenta di arrivare alla massima raccolta possibile''. Entro il 31 dicembre di ogni anno, stabilisce il piano sangue, di concerto con le associazioni verra' elaborato un piano di produzione regionale sangue ed emoderivati, ''in base al fabbisogno stimato, alla produzione massima stimata e alle cessioni intra ed interregionali''. Condividi