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"L'indagine dei Noe e della Procura della Repubblica hanno accertato il disastro ambientale con gestione e smaltimento illecito di reflui zootecnici e quello che sembra essere un vero e proprio "sistema" ben collaudato e garantito "da una malsana alleanza" tra allevatori e pubblici ufficiali preposti al controllo". E' il commento di Legambiente alla notizia della chiusura delle indagini dell'inchiesta "Laguna de Cerdos". Annunciando la costituzione di parte civile, Legambiente sollecita allo stesso tempo un modello zootecnico più rispettoso della qualità e della salute dei cittadini e dell'ambiente: "Solo rispettando l'ambiente la zootecnia potrà continuare ad essere un settore importante per l'Umbria - è il giudizio dell'associazione ambientalista - servono norme e protocolli attuativi che obbligano tutto il comparto zootecnico ad evitare ogni forma di inquinamento". Legambiente chiama anche la politica alle sue responsabilità: "Sono troppe in questa regione le inchieste in cui, in varie forme, sono state chiamate in causa le responsabilità di pubblici ufficiali e degli enti preposti al controllo. Questo porta ad una crescente sfiducia dei cittadini nei confronti della politica e delle istituzioni. Occorre intervenire, subito, senza attendere gli esiti dei processi, per ristabilire legalità e trasparenza nell'operato degli enti e ricreare quel rapporto fiduciario tra cittadini e istituzioni senza il quale le democrazie si ammalano." Condividi