PERUGIA - La UIL FPL condivide le valutazioni sulla necessità della manovra finanziaria e sull’obiettivo di intervenire senza aumentare le tasse, riducendo i costi della politica e colpendo l’evasione fiscale, ma è contraria al blocco dei contratti dei dipendenti pubblici perché il lavoro pubblico non è un costo assistenziale bensì uno strumento indispensabile per dare ai cittadini i servizi essenziali.
“Nel corso del Direttivo nazionale che si è svolto a Roma – sottolinea il segretario regionale della UIL FPL, Marco Cotone – abbiamo richiesto alla Confederazione di assumere un impegno chiaro e più visibile in difesa del pubblico impiego e a sostegno delle modifiche necessarie a rendere sostenibile la manovra in questo settore. Sono inoltre state indicate le richieste di emendamento da applicare al testo della manovra del Governo: salvaguardia della contrattazione e difesa dei salari, apertura di un tavolo negoziale sul decreto 150/09 per mettere a punto un sistema certo di relazioni sindacali e per evitare applicazioni unilaterali delle relative disposizioni, ripristino della certezza degli impegni negoziali già sottoscritti nel contratto nazionale 2008-2009, reinvestimento nel settore dei risparmi provenienti dagli ulteriori interventi in materia previdenziale e difesa dei livelli occupazionali necessari a garantire la continuità nell’erogazione dei servizi assicurata anche attraverso la stabilizzazione del personale precario”.
Il sindacato si attiverà in una capillare campagna di individuazione e documentazione – con contestuale comunicazione alla UIL FPL Nazionale che procederà a denunciarli - di sprechi, sperperi, clientelismi ed altre situazioni messe in atto nelle aziende e negli enti, che producono un aggravio indebito sulle finanze degli stessi enti ed aziende. Infine, al grido di “Contestare senza costare”, giovedì 8 luglio sarà attuato lo “sciopero virtuale”: tutti gli iscritti alle segreterie regionali della UIL FPL invieranno un mail agli indirizzi ministeriali allo scopo di “intasarli”.
“Si tratta – sottolinea Cotone – di una protesta simbolica contro le ingiuste penalizzazioni che colpiscono i lavoratori pubblici e a sostegno dell’azione della UIL FPL per modificare la manovra finanziaria 2010. Una protesta che, contrariamente allo sciopero, non va a impoverire ulteriormente la busta paga dei lavoratori”.
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