PERUGIA - All'udienza che si e' svolta oggi a Palazzo di Giustizia, a Perugia, erano presenti in aula i pubblici ministeri titolari dell'indagine, Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi, e i difensori del costruttore romano, Giovanni Arico', Gianluca Riitano, Claudio Cimato e Adriana Boscagli. La decisione del gip (lo stesso giudice che ha messo in dubbio la competenza territoriale dei pm perugini sull'inchiesta 'Grandi eventi') e' attesa nei prossimi giorni. In particolare la richiesta di commissariamento riguarda sei aziende di Diego Anemone, quattro attive nel settore edile (Anemone Costruzioni Srl, Tecnocos, Redim 2002, Appalti Lavori Progetti Internazionale) e due in quello sportivo (Salaria Sport Village e Sportiva Romana). Qualora il giudice dovesse accogliere la richiesta dei pm tutte le attivita' di Anemone potrebbero essere bloccate e al suo posto il giudice nominerebbe un commissario. I legali dell'imprenditore, che nei giorni scorsi hanno depositato una memoria difensiva, nel corso delle prime udienze avevano presentato al giudice un modello organizzativo che prevede la nomina di un comitato di vigilanza per prevenire eventuali illeciti. Una soluzione ritenuta insufficiente dall'accusa rappresentata dai sostituti procuratori. Condividi