bertolaso.jpg
ROMA - Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, potrebbe chiedere il trasferimento degli atti dell'inchiesta di Perugia sugli appalti, nella parte che lo riguarda, alla Procura di Roma. E' quanto ha detto lo stesso Bertolaso a margine della presentazione della campagna anti-incendi, ribadendo comunque la sua disponibilita' a farsi sentire dai magistrati. ''Ai pm di Perugia io avevo dato la mia disponibilita' - spiega il sottosegretario - ho sempre imperniato il mio rapporto con loro con grande senso di lealta', trasparenza e anche con stima, che ho nutrito e nutro nei loro confronti''. Ma, prosegue, ''e' chiaro che se ogni giorno assistiamo a delle fughe di notizie, tra l'altro false, si tratta di capire dove queste notizie vengono raccolte''. E dunque e' chiaro che ''se dovessero venir meno'' i valori alla base dei rapporti con i magistrati, ''uno potrebbe anche chiedere di essere 'gestito' da quella che era la Procura competente. Che, come e' noto, per il mio caso, non e' certamente Perugia perche' io con il magistrato Achille Toro non ho nulla a che vedere. E, anzi, il dottor Toro nelle intercettazioni dice 'Bertolaso non c'entra niente in questa vicenda, gli hanno teso una trappola'''. Bertolaso e' poi tornato sull'appartamento di via Giulia che, secondo l'architetto Zampolini, sarebbe stato pagato da Anemone e da lui utilizzato. ''Il proprietario non smentisce la mia versione - sottolinea Bertolaso - dice che gli era stato detto che Bertolaso usava quell'appartamento e conferma di non avermi mai incontrato, cosa peraltro verissima. Cosi' come e' vero che io non ho mai conosciuto Zampolini''. ''So benissimo come sono andate le cose - conclude - consentitemi pero' di dirlo prima ai magistrati''. Intanto si è appreso che la Procura di Perugia, titolare dell'inchiesta sugli appalti per i 'Grandi eventi', ha avanzato la richiesta di nuove rogatorie al fine di individuare eventuali conti di Diego Anemone e Angelo Balducci nella Repubblica di San Marino. Un'altra rogatoria era stata chiesta dagli inquirenti perugini anche per Claudio Rinaldi e la madre di questo ultimo, questa volta in Lussemburgo. Entrambe le richieste sono state esaminate oggi dalla Corte d'appello di Perugia che dovrebbe pronunciarsi a breve. Condividi