''Avvocato, io sono innocente...'': Tiziana Deserto ha accolto con queste parole, parlando con uno dei suoi difensori, la sentenza della Corte d'assise d'appello di Perugia che oggi le ha confermato la condanna a 15 anni di reclusione (tre condonati) per avere concorso all'omicidio e alla violenza sessuale nei confronti della figlia Maria Geusa. La donna non ha assistito alla lettura della sentenza. "Mi aspettavo - ha detto anche la Deserto - di essere completamente assolta". La decisione dei giudici le è stata così comunicata dall'avvocato Eugenio Zaganelli, mentre in treno raggiungeva i parenti in Puglia, a Latiano, con il marito Massimo Geusa e la madre. ''La mia assistita - ha riferito il legale - ha detto di essere tranquilla nonostante tutto e in qualche modo sollevata perché i giudici l'hanno assolta per uno dei reati per i quali era stata condannata. Attendiamo ora di vedere la motivazione della sentenza per capire come i giudici spiegheranno la loro decisione. A nostro avviso già quella della Corte d'assise si basava sul niente. Ricorreremo in Cassazione''. ''I maltrattamenti erano il cardine della sentenza di primo grado'' ha sottolineato l'altro difensore, l'avvocato Gianni Zaganelli. ''Questo è il primo segnale di sgretolamento - ha aggiunto - dell'accusa. Riusciremo a dimostrare l'innocenza di Tiziana che dal 2004 ha subito una pesante campagna mediatica. E' stata descritta come la peggior donna al mondo, paragonata a una strega del medioevo che ha venduto la sua bambina quando invece non c'è un indizio o una testimonianza che lo dimostri". Subito dopo la lettura della senteza gli avvocati hanno annunciato che faranno ricorso in Cassazione". Condividi