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PERUGIA - L'Ipogeo dei Volumni, notevole esempio di architettura funeraria etrusca, fu scoperto 170 anni fa, il 5 febbraio 1840, per caso, durante i lavori di sistemazione della via Assisana, che collega Ponte S. Giovanni a Perugia. Allora fu realizzato un edificio a difesa dell'ingresso ipogeo, che aveva anche funzioni di museo. Negli anni '70, in seguito alla costruzione di un viadotto del raccordo autostradale Perugia-Bettolle, l'edificio ottocentesco venne consolidato da una costruzione in cemento armato. Oggi, 170 anni dopo, e' stato organizzato un programma di iniziative per accendere di nuovo i riflettori su questo gioiello di archeologia. Il clou consiste in un convegno di due giorni, giovedi' e venerdi' prossimo, presso la Sala dei Notari e quella del Consiglio della Provincia. Nel convegno, a cura della Soprintendenza per i beni archeologici, si parlera' dell'Ipogeo nei suoi vari aspetti: storici, artistici, documentali, nonche' relativi alla conservazione. Sabato e domenica ci saranno visite guidate alle ore e 11 e alle ore 17. Una mostra allestita presso l'Archivio di Stato conterra' i materiali originali (documenti, disegni, pubblicazioni) relativi alla fortunata scoperta. Altre iniziative, spalmate nel corso dell'anno, riguarderanno laboratori didattici e manifestazioni per le scuole, ed in estate sara' organizzato un vero e proprio ''Spettacolo dell'archeologia'', in cui il mondo degli etruschi sara' inserito in un contenitore di suoni, parole, immagini. Il programma e' stato illustrato oggi, presenti tra gli altri il sindaco, Wladimiro Boccali, il presidente della Provincia, Marco Vinicio Guasticchi, ed il soprintendente ai beni archeologici, Gabriele Baldelli. L'Ipogeo e' di datazione incerta, ma probabilmente del III secolo avanti Cristo. Era il mausoleo della famiglia di Arunte Volumnio, della gens Volumnia, antica famiglia patrizia. La tomba fa parte della piu' vasta area archeologica della Necropoli del Palazzone (VI-V secolo a.C.), che presenta un gran numero di tombe sotterranee ed un museo che raccoglie urne ed altri materiali reperiti successivamente agli scavi. La tomba e' raggiungibile attraverso un corridoio a gradini che scende alcuni metri sotto la superficie; al termine, si trova la porta d'ingresso ipogea. Oltre la porta si apre un ampio vestibolo, da cui si puo' accedere a quattro piccole camere laterali e a tre camere centrali, piu' grandi: una di queste conteneva le urne principali con i resti dei capifamiglia. La tomba e' stata utilizzata fino al I secolo. Condividi