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PERUGIA - ''Non e' immaginabile che tramite cartelli 'fai da te' e senza autorizzazione regionale, si intimi il divieto alla ricerca dei tartufi''. Cosi' Oliviero Dottorini, capogruppo dell'Italia dei Valori nel Consiglio regionale dell'Umbria ha annunciato la presentazione di un'interrogazione urgente all'assessore all'agricoltura Fernanda Cecchini, per sapere quali provvedimenti intenda mettere in atto per scongiurare che ''tabelle prive di autorizzazioni'' siano installate a danno dei cittadini che praticano la ricerca del tartufo. ''Ogni anno - ha osservato - migliaia di persone pagano una tassa per praticare nel territorio regionale la ricerca del tartufo. Oltre a questo generano un indotto economico che si ripercuote nel territorio e fanno in modo che la filiera del turismo enogastronomico generi guadagni per il territorio, senza contare il ruolo sociale che la legge assegna alle associazioni dei tartufai che svolgono un ruolo prezioso come sentinelle ambientali e per la salvaguardia del paesaggio. Per questi motivi la Regione e istituzioni come Corpo forestale e Comunita' montana devono garantire il rispetto della legge''. Per Dottorini ''persino la Corte costituzionale, che in materia si e' piu' volte espressa a favore della libera ricerca, ha sottolineato il ruolo sociale che i tartufai ricoprono. Chiediamo a gran voce che la Giunta faccia chiarezza sull'applicazione della legge regionale in materia. In particolare ci piacerebbe sapere se le commissioni delle locali Comunita' montane sono pienamente operative e in sintonia con le associazioni dei tartufai, in modo da occuparsi di problemi di questo tipo e tutelare in pieno i diritti dei cercatori''. Condividi