Il progetto rientra nelle iniziative promosse per combattere naturalmente fastidiosi insetti come la zanzara tigre
Si inaugura oggi, sabato 5 giugno 2010, alle ore 17, a Marsciano il Parco senza pesticidi. La zona individuata per la creazione del Parco è quella del verde pubblico Alfio Caponi e Parco dei Mandorli presso la zona stadio di Marsciano. Questo appuntamento ufficializza l’attuazione del progetto, partito a novembre 2009, “APERTA LA CACCIA ALLA ZANZARA TIGRE: UN PARCO SENZA PESTICIDI”.
Tale progetto, il primo in Italia centrale, ha come obiettivo quello di creare un parco fruibile da tutti i cittadini nel quale si possano combattere insetti fastidiosi e pericolosi, come è appunto la zanzara tigre, senza l’uso di pesticidi, ma piuttosto attraverso i nemici biologici di tale insetto.
“Uno degli aspetti interessanti di questa iniziativa – spiega Virgilio Lipparoni, Vicesindaco nonché Assessore all’Ambiente del Comune di Marsciano – è dato dai numerosi soggetti, pubblici e privati coinvolti. Vi partecipano il Comune di Marsciano, il gruppo di Protezione civile di Marsciano, Legambiente, l’Università degli Studi di Perugia, la Asl n. 2, l’ISIS Luigi Salvatorelli di Marsciano. È attraverso progetti come questo che l’Amministrazione intende promuovere una cultura ambientale compatibile con le peculiarità del nostro territorio e degli animali che lo abitano. È importante, anche per il futuro, progettare verdi urbani in funzione di chi ne fruisce, non solo i cittadini ma anche le specie animali che vi trovano ricovero”.
“Questo progetto – spiega il dott. Di Giulio della Asl n.2 – nasce per fare prevenzione nei confronti di un problema sanitario molto importante, quello della zanzara tigre come pure di altri insetti che, essendo portatori di possibili infezioni, rappresentano un costo significativo per le strutture sanitarie deputate a contenerne i danni. Dobbiamo entrare nell’ottica che la zanzara tigre non si combatte con i pesticidi ma con azioni che ne pregiudichino la diffusione. È importante quindi da un lato fare informazione porta a porta sulle buone norme comportamentali che combattono la sua diffusione, come fatto a Marsciano dalla Protezione civile, dall’altro lato sostenere la diffusione dei nemici biologici di tale insetto, ovvero determinate specie di uccelli”.
Ed è proprio questo il ruolo del parco senza pesticidi, dove nei giorni scorsi sono stati sistemati ben 30 ricoveri per uccelli, di cui 10 per i pipistrelli, i quali, anche se non sono adatti a cacciare la zanzara tigre essendo quest’ultima una specie diurna a differenza del pipistrello, risultano utili per molte altre specie di zanzara. Tra gli uccelli che, per le loro caratteristiche di alimentazione, sono capaci di combattere meglio la zanzara tigre ci sono la rondine, il rondone, il pettirosso, la cinciallegra e il picchio muratore.
“Altri ricoveri – spiega il responsabile tecnico del Comune di Marsciano Vittorio Mariani – saranno sistemati anche presso le scuole ed alcuni edifici del centro storico, compresi il Municipio e la Biblioteca comunale”. “Sarà inoltre possibile – afferma Enzo Falchi della Protezione civile di Marsciano – per i cittadini dotarsi di questi ricoveri da sistemare presso le proprie abitazioni e giardini. Insieme con il Comune si stanno valutando le modalità più opportune per far acquistare queste strutture per uccelli ai cittadini che ne facciano richiesta”.
Uno degli aspetti caratterizzanti il progetto è stato il coinvolgimento di alcune classi dell’Istituto Professionale ISIS Luigi Salvatorelli di Marsciano. I ragazzi, guidati dalle professoresse Italia Pasquini e Manichetti Lorena, hanno promosso indagini conoscitive sul problema sanitario della zanzara tigre e partecipato ad esperienze didattiche dentro e fuori la scuola, con l’individuazione, tra l’altro, del parco pubblico dove attuare il progetto. “La grande valenza didattica dell’iniziativa – spiega la Prof.ssa Menichetti – ha permesso ai ragazzi di acquisire competenze e norme comportamentali importanti. La scuola si farà inoltre carico di effettuare un costante monitoraggio dei risultati raggiunti dal progetto, coinvolgendo altri studenti, altre scuole e possibilmente anche la cittadinanza”.
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