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GENOVA - Il sostituto procuratore della repubblica di Genova Biagio Mazzeo ha chiesto alla procura di Perugia la trasmissione degli atti dell'inchiesta sugli appalti per i Grandi eventi. La richiesta e' legata al fascicolo aperto nei giorni scorsi dallo stesso Mazzeo, contro ignoti, per corruzione. L'inchiesta genovese sarebbe nata per verificare le notizie trapelate nei giorni scorsi sulla stampa sui riferimenti a Walter Lupi, ex provveditore ai lavori pubblici di Liguria e Lombardia e ora commissario al Terzo valico ferroviario, contenuti nella cosiddetta 'Lista Anemone', (350 nomi - tra questi numerosi politici e funzionari pubblici - che hanno usufruito di prestazioni da parte delle imprese riferibili all'imprenditore). In particolare erano almeno quattro i riferimenti alla Liguria, tutti legati a Lupi. Lupi era stato indagato, ed e' adesso sotto processo a Genova, insieme ad altre tre persone con le accuse a vario titolo di abuso d'ufficio e falso ideologico, per la ristrutturazione di una casermetta della Forestale, in posizione panoramica sul mare a Mulinetti (Genova), trasformata in alloggio di servizio per lo stesso Lupi. Tra le persone sotto processo c'e' anche l'imprenditore edile Alberto Micarelli, inizialmente accusato di corruzione, ma rinviato a giudizio per reati minori legati all'edilizia. Dall'inchiesta perugina, adesso, emergerebbe che proprio Micarelli sarebbe il trait d'union tra Anemone ed il Nord Ovest, dove, oltre alla ristrutturazione della villa di Mulinetti, avrebbe realizzato anche altri interventi a strutture pubbliche in Liguria. Non comparirebbero nomi, invece, ma un elenco di luoghi e uffici con accanto riportate cifre di denaro, nella nuova 'lista Anemone' di cui si parla in alcuni quotidiani. Il documento e' ora al vaglio della Procura di Perugia, titolare dell'inchiesta sugli appalti per i 'Grandi eventi'. La lista comparirebbe tra i documenti sequestrati al commercialista del costruttore romano, Stefano Gazzani. Nelle mani dei pubblici ministeri Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi c'e' ormani da giorni la prima 'lista Anemone', un elenco di oltre 400 nomi di personaggi importanti del mondo politico, imprenditoriale e dello spettacolo a cui il costruttore romano avrebbe fatto lavori di ristrutturazione di appartamenti o di altro genere. La lista era stata sequestrata nel corso di una perquisizione effettuata negli uffici dell'imprenditore e contenuta nel computer del fratello di Anemone, Daniele. Condividi