I carabinieri dell'Umbria hanno festeggiato oggi i quasi due secoli di vita dell'Arma (è il 196/o annuale della fondazione) nel cuore del centro storico di Perugia, in Piazza della Repubblica. ''La scelta di questa magnifica piazza - ha detto il gen. Claudio Curcio, comandante della Legione Umbria - è stata una scelta non casuale ma la concreta testimonianza del radicamento dell'Arma nel tessuto sociale e dell'amore per la popolazione''. Alla solenne cerimonia, aperta dal festoso ingresso in piazza dei 40 musicisti della Fanfara allievi di Roma, hanno assistito le massime autorità locali, militari e civili, con, tra gli altri, il presidente della Regione Catiuscia Marini. C'erano però anche tanta gente comune e scolaresche. In proposito il gen. Curcio ha ricordato l'impegno dei carabinieri con incontri nelle scuole per trasmettere ai più giovani ''il senso della legalità'' ma anche ''speranza e fiducia''. Ha assicurato che continuerà l'impegno dell'Arma, con le sue 96 stazioni nel territorio umbro, da lui definite ''perno'', ''struttura vitale'', ''patrimonio della comunita''', per innalzare ''il livello di sicurezza della popolazione'', per l'affermazione della ''legalità'' e di contrasto alla ''corruzione''. In proposito ha ricordato i 1.400 arresti compiuti nell'ultimo anno con un aumento del 20 per cento rispetto ai 12 mesi precedenti, le 7.388 denuncie alla magistratura, l'intensa attività per il contrasto dell' uso e dello spaccio della droga, con 417 persone arrestate e 460 denunciate in stato di libertà ed il sequestro di 28 chilogrammi di stupefacenti di tutti i tipi. Il gen. Curcio ha ricordato anche i carabinieri umbri morti nell' ultimo anno nello svolgimento del loro ''lavoro'' al servizio dei cittadini: il colonnello Valerio Gildoni, morto nel luglio dell' anno scorso in provincia di Vicenza durante una operazione, ed il maresciallo Andrea Angelucci, travolto ed ucciso il 2 ottobre scorso mentre cercava di fermare un auto in fuga nel Folignate. Alla cerimonia hanno assistito i loro congiunti che ieri hanno ritirato a Roma le medaglie al valore conferite all'ufficiale ed sottufficiale morti in attività di servizio. Un anno - ha detto il comandante della Legione Umbria - caratterizzato da ''un velo di tristezza'' anche per la recente morte del colonnello Rocco Amoruso, ex comandante provinciale a Terni. Infine, con l'intervento dei figuranti del Calendimaggio di Assisi, si è svolta la cerimonia per la consegna delle ''ricompense'' ai carabinieri che si sono maggiormente distinti durante il 2009 in operazioni per il soccorso a persone e di contrasto alla criminalità. Condividi