Carla Adamo PERUGIA (Avi News) – Consolidare, valorizzare e promuovere l’imprenditoria femminile nel territorio umbro. È stata questa la finalità principale di “Linfa”, laboratorio d’innovazione femminile aziendale, che ha visto la Provincia di Perugia come soggetto capofila del progetto e promotore dell’iniziativa. “Imprenditoria al femminile, i risultati di un’esperienza” il titolo dell’incontro conclusivo del lavoro, che si è svolto stamani nel Palazzo della Provincia di Perugia. Coordinato da Ornella Bellini, assessore provinciale alle pari opportunità e ha visto la presenza di Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, Adriano Bei, direttore dell’area lavoro, formazione, scuola e politiche comunitarie della Provincia di Perugia, Antonella Pasquino, coordinatrice del progetto, Nadia Imbroglini, responsabile del management di progetto di Sviluppumbria, Tiziana Muzi, responsabile delle attività formative di progetto centro formazione imprenditoriale della Camera di Commercio di Perugia e Fiorella Liverani, membro del Comitato nazionale di parità e pari opportunità nel lavoro del Ministero del Lavoro. Il progetto Linfa, finanziato dal Ministero del Lavoro per un importo pari a 167.432 euro, è stato rivolto alle imprenditrici umbre con lo scopo di favorire il potenziamento e la stabilizzazione di imprese femminili nella regione. Il laboratorio ha previsto l’analisi del fabbisogno delle imprese, percorsi formativi di management, fino a interventi di coaching, guidati da esperti. Trentatre le aziende interessate dallo studio, che ha avuto una durata di due anni (iniziato il 18 giugno 2008 si concluderà il prossimo 18 giugno), e si è sviluppato in tre diverse fasi: la prima ha previsto la sensibilizzazione e l’analisi del tessuto socio economico delle imprese coinvolte, cercando di individuare i punti di forza e debolezza e i fabbisogni delle imprenditrici. La seconda fase si è sviluppata in momenti di supporto e formazione tecnico-teorica in aula e sul campo. L’ultimo momento del progetto ha previsto la diffusione e il trasferimento dei risultati ottenuti. Tutti gli step del lavoro sono stati monitorati e costantemente ritraguardati sugli obiettivi, attraverso un ‘tavolo di pilotaggio’ e uno di ‘monitoraggio’. “Il progetto è partito in una fase economica abbastanza serena – ha spiegato l’assessore Bellini - e si è sviluppato, poi, in concomitanza con la crisi economia e finanziaria internazionale, che ha mostrato tutta la sua incisività e ha comportato la riduzione dei volumi d’affari. Nonostante questo il progetto ha permesso alle partecipanti l’aumento di abilità e competenze, la condivisione e l’elaborazione delle problematiche, la conoscenza di nuovi strumenti, utili per svolgere la professione ed essere competitive nel mercato. Ha anche permesso la creazione di una rete di relazioni imprenditoriali, che ha rafforzato il ruolo delle aziende coinvolte”. “Questo ci permette di auspicare – ha concluso la Bellini - che iniziative e attività di questo tipo possano essere riprogrammate ed estese ad altre aziende e realtà del territorio. Ciò non di meno rimangono questioni aperte da prendere in considerazione come il microcredito alle imprese ed una legge regionale sull’imprenditoria femminile”. “Il Comitato nazionale di parità e pari opportunità nel lavoro – ha spiegato Liverani – ha il compito di selezionare e finanziare i progetti che favoriscono l’ingresso e il rafforzamento delle donne nel mondo del lavoro a livello nazionale e, in questo senso, Linfa ci è sembrato un progetto molto valido che abbiamo deciso di sostenere”. Tra i soggetti coinvolti nello studio, insieme dalla Provincia di Perugia, le associazioni di categoria, quelle imprenditoriali femminili, Sviluppumbria, Gepafin e le organizzazioni sindacali. “Linfa è un progetto molto importante – ha commentato Catiuscia Marini -, di sostegno all’imprenditorialità femminile. La conclusione avviene in un momento molto delicato e sappiamo bene che a farne le spese oggi sono tutti i lavoratori e le donne in particolare. Il tema di come utilizzare le risorse nazionale e europee per la formazione professionale, l’auto impiego e la promozione di imprenditorialità femminile continua a essere un obiettivo fondamentale”. Condividi