Carla Adamo
PERUGIA (Avi News) – Educazione allo sviluppo, sicurezza alimentare, emergenza idrica, divario tra Nord e Sud del mondo, modalità e possibilità di cooperazione sono stati alcuni dei temi di “EurAfrica: differenze ed analogie per una strada sostenibile allo Sviluppo”, progetto realizzato dall’organizzazione non governativa Tamat, che ha coinvolto le scuole superiori della provincia perugina.
Seicentottantacinque studenti, 35 docenti e otto istituti superiori di Perugia, Foligno e Gubbio sono stati, infatti, protagonisti del progetto di educazione allo sviluppo che ha visto il contributo e il patrocinio della Provincia di Perugia, il cofinanziamento del Ministero degli Affari esteri e la collaborazione di Arcs. I risultati conclusivi del lavoro sono stati presentati giovedì 3 giugno, nella sala Sant’Anna di Perugia, alla presenza di Giuliano Granocchia, assessore provinciale all’istruzione, Patrizia Spada e Valentina Di Girolamo, rispettivamente presidente e referente per l’educazione allo sviluppo di Tamat.
“Obiettivo principale del progetto – ha spiegato Patrizia Spada - è stato quello di contribuire ad accrescere i livelli di conoscenza e consapevolezza di studenti e insegnanti delle scuole coinvolte su cause, dinamiche, ed effetti delle problematiche connesse ai rapporti tra le aree del Nord e quelle del Sud del mondo, nell'ottica di relazioni più eque”.
Il lavoro si è sviluppato in due fasi: la prima ha previsto una serie di incontri che hanno coinvolto gli operatori di Tamat e gli insegnanti delle scuole per decidere i curricula da far sviluppare ai ragazzi e una seconda ha permesso agli studenti, insieme agli operatori dell’organizzazione e ai docenti, di svolgere laboratori ed esercitazioni. Sono state affrontate tematiche legate a cooperazione e sviluppo sostenibile, alle motivazione per cui si è creata la condizione delle aree più deboli in via di sviluppo, alle modalità in cui l’Italia e le organizzazioni non governative italiane rispondono a queste problematiche. La scarsità di acqua e di cibo, la mancanza di beni di prima necessità, le differenze e le peculiarità delle diverse società, le abitudini di vita e di consumo, l’attenzione all’ambiente sono state le tematiche maggiormente sviluppate nel corso del lavoro che ha previsto scambi, momenti di interazione e confronto, dibattiti, brain storming e visione di documentari. I ragazzi, a conclusione del progetto, hanno anche realizzato video, filmati, cartelloni con foto e disegni che sono stati illustrati nel corso dell’incontro conclusivo di EurAfrica.
“Abbiamo accolto con molto piacere – ha spiegato l’assessore Granocchia – la proposta di Tamat che ha permesso ai ragazzi di partecipare a un progetto che affronta temi molto importanti, come la scarsità dell’acqua e la necessità che sia accessibile a tutti, e questioni legate ad alcuni diritti fondamentali come la sanità, l’istruzione, i beni di prima necessità che in alcune zone del mondo sono ancora troppo carenti. Questi progetti extra curriculari, che hanno un respiro ampio e permettono di guardare all’Europa e al resto del mondo, sono molto importanti per gli studenti delle nostre scuole, soprattutto quando si sviluppano con la collaborazione di associazioni che hanno esperienza e professionalità in materia, come nel caso di Tamat”.
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