PERUGIA - Il banchiere Pierfrancesco Pacini Battaglia e altri sei imputati accusati a vario titolo di riciclaggio sono stati tutti assolti questa sera dal tribunale di Perugia al termine del processo relativo a uno dei tronconi di inchiesta sulla cosiddetta 'tangentopoli 2'. Assoluzione anche per Paola Marconi, Alessandra e Giulio Necci, vedova e figli del manager pubblico Lorenzo Necci scomparso negli anni scorsi, per il banchiere Giuseppe Pappalardo e per Serenella Ricciardi. Dichiarato estinto per morte dell'imputato il reato contestato a Mario Delli Colli. Gli imputati sono stati difesi dagli avvocati Franco Coppi, Chiara Lazzari, Mauro Dottori, Francesco Falcinelli, Renato Borzone e Virga. Per tutti gli imputati era stato lo stesso pm a chiedere che fossero assolti. L'avvocato Lazzari, uno dei difensori di Pacini, ha sottolineato che l'assoluzione per l'unico capo di imputazione contestato al suo assistito era l'ultimo episodio per il quale il banchiere di Bientina era sotto processo. L'udienza terminata oggi e' scaturita da una inchiesta su un presunto giro di mazzette per l'assegnazione di lavori di grandi opere dalla meta' degli anni ottanta alla meta' di quelli novanta. Una indagine contenuta inizialmente in 420 mila pagine di atti relativi a tre diversi tronconi di inchiesta. Al riguardo ha parlato di una sentenza che ''da' giustizia e restituisce dignita''' anche a suo marito Lorenzo Necci, la vedova del manager pubblico scomparso negli anni scorsi, Paola Marconi, assolta come abbiamo visto dall'accusa di riciclaggio. Necci era infatti considerato una delle figure centrali dell'indagine, anche se aveva sempre rivendicato la correttezza del proprio operato. Soddisfazione per l'assoluzione di Paola Marconi e' stata espressa dal suo difensore, l'avvocato Francesco Falcinelli. ''Sono soddisfatto - ha detto - cosi' come lo e' la mia cliente per l'esito di una vicenda che, ha sottolineato lei stessa, ha fatto soffrire molto il marito. L'assoluzione di oggi restituisce dignita' anche a lui, se pure solo dopo la sua morte''. Condividi