I sindacati Siap, Silp-Cgil, Ugl-polizia di Stato, Consap e Federazione Sp hanno annunciato di avere interrotto le relazioni con il questore di Perugia. Le organizzazioni, che - è detto in un loro comunicato congiunto - rappresentano circa il 60 per cento dei poliziotti operanti in provincia di Perugia, hanno ricordato come da diversi anni anche il comparto sicurezza è stato oggetto di tagli indiscriminati da parte di tutte le parti politiche succedutesi al governo del Paese. ''E che hanno riguardato - si legge ancora nella nota - sia il ricambio del personale posto in quiescenza, sia le risorse finanziarie in senso lato. A fronte di tale situazione, queste organizzazioni sindacali chiedono da tempo al responsabile di questa provincia per l'ordine e la sicurezza pubblica un impiego razionale delle esigue risorse umane soprattutto in ragione della crescente domanda di sicurezza proveniente dai cittadini perugini (vedasi centro storico e vari quartieri aggrediti da sodalizi criminali)''. ''In questi giorni - hanno sostenuto ancora i sindacati - il ministero ha disposto il trasferimento presso la locale questura di un certo numero di operatori che, purtroppo, non sono stati destinati dal questore per incrementare l'ufficio volanti, ossia il principale presidio deputato ad arginare e prevenire le aggressioni criminali di cui sono vittime i cittadini. Anche questa volta il questore di Perugia ha inteso affrontare il problema della fine, ossia rivolgere gli sforzi per attenuare o eliminare gli effetti ma senza impegnarsi più di tanto nell'opera di prevenzione. Taluni servizi se pur importanti, come quelli investigativi, non devono essere privilegiati rispetto ad altri, come quelli preventivi espletati dalle volanti che quotidianamente danno risposte immediate e visibili alla cittadinanza. Queste organizzazioni sindacali ritengono che i cittadini di Perugia e gli operatori della sicurezza che prestano la loro opera su questo comprensorio, meritino molta più considerazione e assunzione di responsabilità da parte di chi ne è investito. Per questi motivi, la maggioranza dei sindacati di polizia perugini manterranno lo stato di agitazione e l'interruzione dei rapporti sindacali fin quando l'amministrazione non darà risposte concrete ai problemi reali''. Condividi